Pare essere davvero arrivata la parole ‘fine’ per l’odissea dei collaboratori sportivi torinesi e non, con l’ultimo comunicato stampa Sport e Salute parla di ‘procedimento concluso’. Ma ‘non é tutto oro ciò che luccica‘ ci fa notare Paola De Caro, la collaboratrice che per mesi si é battuta affinché le indennità fossero date a tutti coloro che ne avevano diritto e che ne erano inizialmente rimasti fuori per varie ragioni tra cui le incongruenze Inps.
Vi riportiamo in primis quanto pubblicato sul sito ufficiale di Sport e Salute e di seguito le doverose considerazioni conclusive espresse dalla De Caro che promette a quanti sono rimasti nuovamente esclusi che farà di tutto affinché giustizia venga fatta. Certo per molti di loro il calvario può dirsi concluso, 5.000 nuove istanze sono state effettivamente approvate, ma per Paola la vittoria é solo parziale. Eccovi i dettagli
Bonus collaboratori sportivi: gli aggiornamenti da Sport e Salute
“L’art. 6 del decreto-legge 21 luglio 2021, n. 127 ha stabilito il termine del 15 ottobre 2021 per la restituzione delle somme trasferite a Sport e Salute S.p.A. per il pagamento delle indennità per i collaboratori sportivi e non utilizzate.
Per consentire la liquidazione delle istanze entro tale data, il Consiglio di amministrazione della Società si è riunito il giorno della scadenza del termine, per approvare l’ammissione al beneficio di tutti i collaboratori sportivi che ne avessero diritto.
Alla fine di questo percorso durato 19 mesi, la Società avrà erogato circa 1 miliardo e 100 milioni di euro, in favore di circa 197.000 beneficiari. Il bonus ha contribuito a tenere in piedi il sistema sportivo e posto le basi per la ripartenza.
Tale attività è stata svolta con spirito inclusivo, per non lasciare indietro nessuno nel delicato frangente della crisi pandemica da diffusione del Covid-19, verificando scrupolosamente la sussistenza dei requisiti richiesti dalla legge e con l’obiettivo di riconoscere le risorse a coloro che ne avevano diritto in tempi strettissimi. Infatti, nella maggioranza dei casi, i pagamenti sono avvenuti il giorno stesso in cui le somme da erogare sono arrivate a Sport e Salute S.p.A.
Il gruppo più significativo di istanze approvate in quest’ultima fase del procedimento si compone di circa 5.000 posizioni Inps che hanno confermato i requisiti mediante la procedura prevista dall’art. 44 del decreto-legge Sostegni-bis. A queste, si aggiungono le diverse centinaia d’istanze, rappresentate da particolari casistiche emerse nel corso del procedimento, che Sport e Salute S.p.A., mediante uno specifico approfondimento istruttorio, ha sbloccato. L’erogazione di questi giorni è di circa 16 milioni di euro.
Sono ammesse all’erogazione dell’indennità anche diverse centinaia di posizioni incagliate per motivi diversi che, all’esito di un ulteriore analisi mirata della Società, sono state valutate positivamente. L’erogazione delle somme agli aventi diritto si completerà la prossima settimana.
Le istanze di coloro i quali non riceveranno, a stretto giro, l’accredito delle somme richieste o diversa comunicazione da parte di Sport e Salute S.p.A., devono intendersi definitivamente rigettate, salve le ordinarie modalità di ricorso avverso il rigetto che i richiedenti potranno attivare nelle sedi competenti.
Il compito assegnato dal Governo alla Società, dopo 19 mesi di attività, si avvia dunque al definitivo compimento, salvi i controlli demandati dalla legge, che la Società svolgerà nel più scrupoloso rispetto della legge“.
Bonus collaboratori sportivi, ultimi pagamenti effettuati: fine di un incubo?
Così Paola De Caro rivolgendo si ai collaboratori sportivi con cui per mesi si é interfacciata: “Come avete letto nel comunicato di Sport e Salute di venerdì scorso, la società dichiara di aver messo la parola fine. Dopo tanti mesi di lotta non posso non fare delle considerazioni “finali” anche io.
In parte siamo soddisfatti, perché qualcosa siamo riusciti ad ottenere. Alcune centinaia di collaboratori che erano esclusi da ogni possibilità di vedersi riconoscere il dovuto avranno invece la gioia di ricevere quanto gli spetta. Non è però la vittoria completa che avremmo voluto e che si sarebbe potuta avere se le istituzioni, leggasi il Sottosegretario Vezzali, avessero fatto la cosa più semplice possibile: imporre a sport e salute di basare TUTTE le posizioni sui dati forniti da agenzia delle entrate. Non avendolo fatto oggi ci sono collaboratori che hanno percepito più del dovuto e collaboratori che hanno ricevuto meno. Ai primi dico di non illudersi. Sporte e salute facilmente prima o poi vi manderà una bella cartella esattoriale per richiedervi indietro l’eccedenza. Ai secondi dico che di non arrendersi.
Nel gruppo Telegram abbiamo la ferma intenzione di restare tutti uniti e organizzarci per un’azione legale di gruppo che consentirà a quanti sono rimasti fuori da questi ultimi pagamenti di capire se sarà possibile ricorrere contro sport e salute o anche contro il Governo stesso se necessario. Sono stati mesi duri e faticosi, e ringrazio di cuore tutti quei colleghi che sono rimasti uniti nella battaglia e che come un piccolo esercito mi hanno aiutata a far sentire la nostra voce. La prossima settimana scopriremo chi verrà pagato e chi no, perché, come sempre, Sport e Salute è stato intenzionalmente vago in proposito. Sport e Salute pensa che sia tutto finito.
Per quanto ci riguarda non è finito niente finché non sarà un giudice a mettere la parola fine davvero. Mi dispiace per le varie segreterie che pensavano di essersi liberate di me. Finché qualcuno vorrà continuare a lottare per i propri diritti, io ci sarò. In settimana dovremo fare la “conta delle teste” per capire chi è dentro e chi è fuori. Se volete, anche privatamente, fatemi sapere se il vostro caso è stato risolto oppure no, in modo da capire quanti saranno quelli per cui dovremo combattere ancora”.
Mia figlia Giulia Mariotti è stata esclusa dal bonus per tutto il 2021. La sua istanza era in regola,ma non ha percepito un euro. Siamo pronte a fare ricorso. Dimmi per favore che cosa dobbiamo fare