Dopo la buona notizia relativa ai contributi al fondo perduto ASD/SSD per le società dilettantistiche sull’erogazione della prima parte della seconda tranche, ancora tanti collaboratori di Torino e non ci scrivono in quanto non hanno risolto il loro problema, molti ancora attendono i bonifici relativi alle incongruenze Inps o dovuti ad altri errori che avrebbero dovuti essere ormai sanati.
Per questa ragione dopo la lettera a Draghi, i collaboratori sportivi hanno deciso di scrivere nuovamente alla sottosegretaria del Ministero dello Sport Vezzali, ma cambiano i toni. I dettagli:
Bonus collaboratori sportivi: cambiano i toni verso la Vezzali, qualcuno dovrà dare risposte
La pazienza é finita, pare essere la frase sottesa all’email che i collaboratori sportivi hanno deciso di inoltrare alla Vezzali, troppi sono ancora senza l’accredito del bonus che attendono da tempo, una situazione ingestibile, dicono, visti anche i periodi non particolarmente rosei.
Le lettere precedenti sembravano più appelli accorati, i toni qui paiono diversi, al limite dell’esasperazione. Quei soldi fanno intendere tra le righe i collaboratori sportivi ci spettano non sono un favore che il Governo ci sta facendo, dunque chi risponderà dei ritardi? Si accusa la Vezzali di essere complice di Sport e Salute rispetto a questo atteggiamento di ‘latitanza’ nei confronti dei collaboratori sportivi, i contenuti della lettera:
Lettera alla Vezzali, i collaboratori sportivi: lei è complice di questo comportamento
Così si legge sul gruppo ‘Bonus collaboratori sportivi’, l’email in realtà ci é arrivata dalla collaboratrice sportiva con cui siamo assiduamente in contatto, Paola di Caro, che ci ha pregato di darne massima visibilità: “Chi vuole può unirsi ai tanti che stanno inviando questa email può farlo mandandola all’indirizzo: segreteria.vezzali@governo.it
“Egregio Sottosegretario, purtroppo riceviamo notizie poco confortanti dalla Sua segreteria. Come se ci steste facendo un favore sembra che forse alcuni casi saranno sanati. Ma Lei si sta rendendo complice di sport e salute che tutela chi ha avuto più di quando gli spettasse a discapito di chi dovrebbe avere il giusto. Lei sa che oggi sport e salute è in possesso dei dati di agenzia delle entrate. Qualcuno un giorno, probabilmente in un aula di tribunale, ci dovrà spiegare perché viene tutelato un danno erariale ai danni dello stato.
A costo di portare il Presidente Draghi in persona in tribunale, qualcuno dovrà rispondere di questo. E ricordi, Sottosegretario, che lei è complice di questo comportamento, dato che Lei avrebbe il potere di imporre che sport e salute si basi sui dati di agenzia delle entrate. I collaboratori sportivi italiani“.