Martedì 22 febbraio il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e la Consigliera metropolitana Sonia Cambursano, su invito della presidente Fiorella Altruda e dell’amministratrice delegata Alberta Pasquero hanno avuto l’onore di visitare il Bioindustry Park di Colleretto Giacosa. Una giornata dedicata a conoscere da vicino un centro di assoluta eccellenza nella ricerca, nell’innovazione e nella produzione nei settori delle scienze della vita e della salute umana. Alla visita ai laboratori e agli insediamenti produttivi è seguita l’assemblea dei soci del Consorzio Insediamenti Produttivi.
Il Bioindustry Park è gestito da una società per azioni di cui ha fatto parte sin dalla fondazione la Provincia di Torino, a cui è subentrata la Città Metropolitana di Torino dal 1° gennaio 2015. Il Park occupa un’area di 27.000 metri quadrati, su cui sorgono 11 fabbricati a disposizione delle attività di produzione e ricerca.
Jacopo Suppo: “Bioindustry Park ottimo esempio di collaborazione tra enti pubblici e imprese private”
“Si tratta di una partecipazione strategica, – ha sottolineato il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo – perché il centro di produzione e ricerca di Colleretto Giacosa ha attratto in 23 anni di attività oltre 60 milioni di euro di investimenti, supportando e favorendo l’insediamento di multinazionali, piccole e medie imprese, centri di ricerca e startup. È un ottimo esempio di quello che una partnership ben impostata tra enti pubblici e imprese private può generare su di un territorio, creando un vero e proprio ecosistema di imprese e di centri di ricerca. È un modello di innovazione sociale e produttiva che può funzionare in altri territori che, come il Canavese, sono alla ricerca o stanno trovando nuove vocazioni industriali”.

Oltre 40 organizzazioni presenti e 650 lavoratori
Oggi il Bioindustry Park conta più di 40 organizzazioni insediate e oltre 650 addetti impiegati, a garanzia di un incremento occupazionale di qualità: il 66% degli addetti è in possesso di Laurea o PhD, il 26% di un diploma di scuola media superiore, il 67% appartiene alla fascia di età dai 30 ai 50 anni, il 18% dai 18 ai 29 anni.
Di notevole interesse per le aziende insediate la sinergia con altri centri produttivi e di ricerca in Italia e all’estero, con l’Università e con il Politecnico di Torino. Un tra i casi più noti è quello di Advanced Accelerator Applications, startup specializzata nella medicina nucleare fondata da Stefano Buono e acquisita da Novartis per 3,9 miliardi di dollari.

Sonia Cambursano: “Eccellenza in grado di attirare anche i cervelli italiani emigrati all’estero”
“Il Bioindusty Park si è caratterizzato negli ultimi anni per la capacità degli attori di operare senza clamore per ottenere risultati concreti e tangibili. – ha evidenziato la Consigliera Cambursano, delegata allo sviluppo economico e alle attività produttive – In questo ecosistema una serie di imprese altamente innovative trovano tutto ciò che è loro necessario per crescere dal punto di vista dimensionale, tecnologico e produttivo: formazione degli addetti, ricerca, sviluppo, capacità di visione e capacità di mettere in rete e far dialogare persone, intuizioni e modelli organizzativi innovativi. Dobbiamo sostenere questa che è un’eccellenza dell’intera Città Metropolitana. Oggi si è anche parlato di cervelli di ritorno: sono giovani che si sono formati all’estero e sono ritornati in Italia, perché al Bioindustry Park hanno trovato le condizioni per crescere ed eccellere”.