Si è concluso ieri il Torino Xmas Comics & Games, dopo due giorni di piena attività. Il padiglione 3 del Lingotto si è riempito per lo più di cosplayers che prendevano le fattezze dei loro personaggi preferiti. Dal cinema al fumetto, passando per videogiochi, anime e perfino divinità (è stato avvistato un Gesù e un’Atena direttamente dalla mitologia classica).
Tanti anche i visitatori in abiti quotidiani, e soprattutto di tutte le età; il Torino Xmas Comics si conferma un evento che dà spazio a chiunque voglia un appuntamento con la fantasia. Ecco in breve cosa si è visto.
Torino Xmas Comics: più giochi che fumetti
Confermando l’andamento preso da qualche anno, l’evento punta molto di più sui giochi piuttosto che i fumetti. Pochi gli stand in merito, e soprattutto quasi tutta l’offerta consisteva in manga. Tuttavia è un fenomeno che capita in tutti gli eventi del genere, e per fortuna i fumetti hanno altri appuntamenti riservati a loro.
Per quanto riguarda i giochi, invece, c’è stato l’imbarazzo della scelta. Giochi di ruolo, da tavolo, di carte: l’offerta era vastissima. Una serie di tavoli permetteva ai visitatori di sedersi e dare il via alle più svariate partite; particolare affascinante, il gioco più gettonato sono stati gli scacchi (presenti anche in versione maxi, con pezzi alti circa 50 cm).

Altrettanto vasta l’offerta videoludica; si partiva dai classici cabinati arcade per i nostalgici degli anni ’80 (ma che stranamente incuriosivano anche tanti bambini), fino ad arrivare ai giochi online. Per i giocatori più tecnici c’era perfino un simulatore di racing, con tanto di Lamborghini nella quale entrare e mettersi alla guida.
Oltre ai giochi, l’altro grande protagonista del Torino Xmas Comics sono stati i disegnatori.
I disegnatori del Torino Comics
I tanti disegnatori che hanno popolato il Torino Comics sono stati (e resteranno) la cosa più bella dell’evento. Innanzitutto perché sono artisti che mettono letteralmente in mostra non solo le proprie opere ma anche le proprie capacità, realizzando disegni sul momento. Alcuni di loro creano lavori davvero eccezionali e vederli dal vivo è un valore aggiunto.
Ma la loro presenza è speciale anche per un altro motivo: rappresentano l’elemento umano che dà accesso alla fantasia. Se da un lato il mondo digitale e virtuale riesce a creare mondi straordinari, è bello – e anche giusto – che accanto resti sempre spazio per la mano umana. In poche parole, è bello vedere da un lato un videogioco in grado di ricreare scenari fantastici, e dall’altro un artista che riesce a fare lo stesso con un pennello e degli acquerelli.
La fantasia è un qualcosa che si costruisce con una cosa semplice ma che vale tanto, il talento. E ce lo dimostra anche Maccio Capatonda, ospite del Torino Xmas Comics; a lui abbiamo fatto una domanda complessa, ovvero cosa fosse la comicità, e la risposta che ha dato ci ha lasciato senza parole. Ma con tante risate.
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