In occasione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, il Parco di Piazza d’Armi è stato completamente ristrutturato e arricchito. E a fare capolino nel “Parco Cavalieri di Vittorio Veneto” è stata anche un’imponente opera d’arte contemporanea.
Si tratta di Punti di vista, un’opera realizzata dall’artista britannico Tony Cragg e commissionata dalla Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris che allora promosse un concorso internazionale ad inviti per la creazione di questo monumento.
Punti di vista, l’opera in Piazza D’Armi da osservare da vicino
L’opera Punti di vista in Piazza D’Armi è costituita da tre colonne in bronzo alte tra i 10 e i 12 metri ciascuna, collocate di fronte alla Torre Maratona. La loro forma ellittica crea nell’insieme l’effetto del dinamismo e nei dettagli, profili di visi umani.
La loro conformazione e lo sfalsamento di 90° degli assi delle ellissi, permettono all’osservatore di guardare ogni colonna da diversi “punti di vista”, da qui la scelta del nome dell’opera d’arte.
Emerge inoltre il lavoro dell’artista sul trattamento della superficie, anche se Cragg ha sempre parlato, per la sua opera, di scultura da vedere, non da toccare, sanzionando così il primato (intellettuale) dello sguardo.

Tony Cragg: il biomedico inglese che scelse di diventare artista
Anthony Douglas Cragg, meglio conosciuto come Tony Cragg, è uno scultore britannico, noto per l’utilizzo di svariati materiali e oggetti che vengono assemblati nelle sue opere d’arte in varie forme, ciascuna con un particolare significato.
Inizialmente però Tony Cragg lavorò per tre anni come biomedico a Liverpool e successivamente, solo dopo essere stato supportato e incentivato dalla sua compagna, decise di dedicarsi completamente all’arte, divenendo negli anni ’80 un artista di fama mondiale.
Nel 2005 vinse il concorso promosso dalla Fondazione De Fornaris per la realizzazione di un’opera d’arte in occasione delle Olimpiadi invernali che si sarebbero svolte a Torino l’anno dopo.
Tony Cragg ha inoltre dedicato gran parte della sua vita all’insegnamento, ottenendo nel 2009 il ruolo di rettore presso l’Accademia d’arte di Düsseldorf.
Altre opere realizzate per Torino 2006
Un evento unico quello dei Giochi invernali che ha coinvolto per la prima volta in assoluto il capoluogo piemontese. Tant’è vero che data la portata della manifestazione sono state realizzate oltre sessantacinque opere tra impianti sportivi, infrastrutture, villaggi per atleti e media.
Oltre all’opera Punti di vista, sono stati realizzati: l’arco olimpico di Torino che collegava allora il Villaggio Olimpico e il Lingotto, cinque palazzetti sportivi, diversi impianti di risalita, la pista per bob, slittino e skeleton di Cesana e il nuovo palazzo del ghiaccio di Torre Pellice.
Una spesa approssimativa per Torino 2006 totale di oltre 3,5 miliardi di euro, di cui 2 miliardi per la realizzazione delle opere e 1,5 miliardi per l’organizzazione dei Giochi.