A Torino nascerà un nuovo polo cultuale e museale e a ospitarlo saranno le Missioni Consolata di Via Ferrucci 14. Al progetto saranno dedicati ben duemila metri quadrati di spazio con già pronto un investimento di circa due milioni di euro.
La notizia è stata annunciata il 29 gennaio in occasione dell’anniversario della fondazione dell’istituto da parte del beato Giuseppe Allamano. La possibile fine dei lavori si prevede per il gennaio del 2023, e dunque fra circa un anno.
Il progetto delle Missioni Consolata
Le Missioni Consolata sono un istituto religioso maschile nato direttamente per volontà del Vaticano; fondato nel 1901 da Giuseppe Allamano, rettore del santuario della Consolata, ha la sua sede legale in via Ferrucci ed è proprio lì che nascerà il polo museale.
L’idea fondante del progetto è mettere l’intera ala di via Cialdini a disposizione della città; in questo modo si crea così un punto di riferimento da integrare con la rete museale del territorio. Si realizzeranno percorsi e spazi a disposizione di scuole, associazioni e visitatori.
La società torinese Mediacor gestirà il coordinamento dell’iniziativa; i Missionari della Consolata hanno già avuto modo di lavorare con la stessa, realizzando la mostra “Mater Amazonia” che tra il 2019 e il 2020 è stata allestita ai Musei Vaticani. Questa è, tra l’altro, l’unica finora visitata da Papa Francesco da quando è stato eletto al soglio pontificio.

Il Polo esporrà, inoltre, le collezioni museali e il patrimonio archivistico che l’Istituto Missioni Consolata ha con cura conservato e tutelato da oltre 100 anni nel Museo interno. Un “luogo della memoria” sarà presto allestito anche in Kenya, a Nairobi, dove arrivarono i primi missionari nel maggio del 1902.
Stefano Lorusso: “Testimoniare il valore delle missioni nel mondo”
Il sindaco Stefano Lorusso, presente alla presentazione del progetto ha dichiarato apprezzamento per l’iniziativa; “un nuovo spazio che si apre sul mondo, un luogo di testimonianza storica ma anche di incontro, discussione e riflessione sull’oggi e sul futuro, sul mondo e i suoi popoli”.
“La città”, ha aggiunto Lorusso, “si arricchisce di un luogo di esposizione di collezioni museali già esistenti ma da decenni non più accessibili al pubblico. È un’iniziativa che testimonia il valore delle missioni nel mondo, il cui spirito è sempre attuale e inclusivo e diventa patrimonio di tutti. Per questo la città è al vostro fianco”.
Padre Stefano Camerlengo, superiore generale dell’Istituto Missioni Consolata, ha sottolineato come il Polo abbia un ruolo anche territoriale. “È uno spazio a disposizione della Chiesa piemontese”, ha dichiarato, “da cui siamo nati e che ci ha inviati nel mondo e con la quale condividiamo il nostro patrimonio”.