Uno scenario del tutto affascinante ha incorniciato il Salone del Vino tenutosi lo scorso fine settimana. Il Museo del Risorgimento ha ospitato l’evento nel grande salone del primo piano, quello che avrebbe dovuto ospitare la Camera dei Deputati.
Oltre 70 cantine hanno presentato una selezione di vini di alta qualità capaci di conquistare i palati di profani ed esperti del settore. Protagonisti principali della kermesse sono stati ovviamente i prodotti piemontesi capitanati da Barbera Superiore e Nebbiolo, non a caso i due vitigni identitari della regione.
Molto interessante la panoramica sui singoli vitigni a seconda delle zone di provenienza, in particolare canavese e Langhe. L’evento è stata la dimostrazione che conoscere un territorio dal punto di vista enologico, vuol dire avere la pazienza di frazionarlo in tante piccole-medie realtà vitivinicole e cercare di assaggiarle tutte.

Il Salone del Vino, qualche dettaglio sui prodotti
La maggiore presenza delle cantine piemontesi non ha impedito di dare spazio anche ad altre regioni d’Italia. Sardegna, Liguria e Toscana tra le più interessanti per la loro offerta, e da quest’ultima va menzionata la presenza di un Merlot 100%; a renderlo speciale, una fermentazione alcolica spontanea, nessuna aggiunta di coadiuvanti alla macerazione e infine affinamento di 18 mesi in botti di rovere.
Se tuttavia l’affinamento in botte di legno è una delle caratteristiche guida nella degustazione del vino, una sorpresa inaspettata viene dal “Carbuné”: si tratta di un Barbera D’Asti superiore affinato in vasche d’acciaio. Il risultato è un prodotto vinoso, che in linguaggio tecnico indica – a grandi linee – un vino giovane e non particolarmente invecchiato. Il gusto è coerente, ovvero alla fine dell’assaggio si ritrova il gusto iniziale
L’importanza di conoscere suddette piccole e medie cantine significa soprattutto trovare più facilmente prodotti di qualità. La produzione del vino è composta da diverse aziende che preferiscono (anche per un fattore di gestione economica) concentrarsi su quantità minime ma in favore di una qualità superiore.
Il Salone del Vino è l’occasione ideale per farlo; tutti coloro che desiderano cimentarsi in questa prova non hanno che da prenotarsi per la prossima edizione.