Ivrea sarà la Capitale italiana del Libro 2022. L’annuncio è stato dato ieri pomeriggio, 16 febbraio, dal Ministro della cultura Dario Franceschini in diretta streaming, su indicazione della Commissione composta da Gerardo Casale, Stefano Eco, Cristina Loglio, Valentina Sonzini, e presieduta da Marino Sinibaldi. Ivrea è risultata la migliore candidatura tra le sedici che sono state presentate, di cui otto giunte in finale. Diventa così è la terza Capitale italiana del libro dopo Vibo Valentina nel 2021 e Chiari (BS) nel 2020.
Per il comune eporediese il raggiungimento di questo riconoscimento rappresenta un traguardo importante che segna l’avvio di una nuova fase. La città potrà così aggiungere un significativo tassello alla sua storia millenaria: da prima capitale d’Italia con Re Arduino, a fino a divenire capitale della tecnologia, dell’innovazione e laboratorio di futuro grazie alla straordinaria esperienza di Camillo e Adriano Olivetti.
La visione comunitaria che ha caratterizzato il periodo olivettiano è stato il tema scelto per il dossier di candidatura, che ha coinvolto nella sua elaborazione oltre 50 persone e 7 community del mondo del libro. Inevitabile il richiamo a un oggetto-simbolo: la Lettera 22, la mitica macchina da scrivere portatile ideata dalla Olivetti, divenuta un’icona mondiale.
I complimenti del sindaco di Torino Stefano Lo Russo
“Mi congratulo con Ivrea per questo prestigioso riconoscimento che si aggiungersi al riconoscimento Unesco come Città industriale del XX secolo. Un bel percorso culturale che potremo valorizzare insieme anche nella prossima edizione del Salone del Libro a Torino” è il commento del sindaco metropolitano Stefano Lo Russo.

La città al lavoro per realizzare il Manifesto per il futuro del libro
Grande entusiasmo da parte del sindaco di Ivrea Stefano Sertoli, che dopo la nomina ha dichiarato: “Siamo davvero felici di questo riconoscimento, frutto di un grande lavoro, in cui abbiamo profondamente creduto. Ivrea potrà condividere con tutta Italia lo straordinario patrimonio culturale che custodisce ed essere per un anno intero il palcoscenico di tutto ciò che ruota intorno al mondo dei libri. Aspettiamo qui i lettori, gli scrittori, gli editori, i librai per creare insieme il Manifesto per il futuro del libro e dare vita a un anno che faccia davvero diventare la lettura patrimonio collettivo. Il mio grazie va a tutti coloro che ci hanno sostenuto, dai cittadini agli addetti ai lavori fino ai partner pubblici e privati”.
Alcuni cenni storici su Ivrea
Ivrea, la romana Eporedia, centro nevralgico del Canavese, è attraversata dal fiume Dora Baltea, proveniente dalla vicina Valle d’Aosta, e circondata da un Anfiteatro Morenico, fra i più noti e meglio conservati al mondo, tra le cui colline sono incastonati cinque piccoli laghi.
Prima capitale del Regno d’Italia con Re Arduino nel 1002 d.C., la città mantiene tuttora le tracce del suo passato antico evocato, nella parte più alta, dal Castello “dalle rosse torri”, dal Duomo di Santa Maria Assunta e dal Palazzo del Vescovado, un passato che si respira per le vie del centro storico e in molti palazzi della Città.

Il carnevale
Ivrea è celebre in tutto il mondo per il suo Storico carnevale, che culmina con la spettacolare battaglia delle arance. Una festa antica e coinvolgente, con sentite e radicate tradizioni, a cui tutta la Città partecipa ripercorrendone la storia e i rituali attraverso i personaggi della Mugnaia, del Generale e le altre tantissime figure che prendono parte alla manifestazione.
Patrimonio dell’Unesco quale Città industriale del XX secolo
Nei primi decenni del Novecento la Città è stata investita da un processo industriale che ha raggiunto l’apice con l’Olivetti e il progetto industriale e socio-culturale di Adriano Olivetti. Riconoscibile nel tessuto urbano, la città industriale è stata progettata dai più famosi architetti e urbanisti italiani del Novecento. “Ivrea città industriale del XX secolo” è iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO dal 2018.