“Toh” di Nicola Russo cambia ancora pelle e si presenta in una versione nuova ma allo stesso tempo antica. Otto artisti avevano già reinventato il popolare toretto, che adesso si ritrova sotto forma di reperto archeologico. Con tanto di incrostazioni e ossidazioni del ferro.
La location per la presentazione e l’esposizione di questo nuovo toretto non poteva essere più adatta, ovvero la mostra “Cipro – crocevia delle civiltà” ai Musei Reali. Della mostra ne abbiamo già parlato in un precedente articolo e adesso avete un motivo in più per visitarla.
L’occasione per la creazione di questo nuovo pezzo è stata data dalla mostra stessa, in particolare da uno dei reperti esposti.
Il toro antico di Cipro
All’interno della mostra si trova un pezzo originale rappresentante un toro, per la precisione un elemento di arredo con semplice funzione ornamentale. Si tratta di una tavola di circa 40 cm sulla cui parte superiore sporge la testa di un toro, simbolo simbolo di virilità e potenza.
L’oggetto, che generalmente ospitava lumi o candele per l’illuminazione dell’ambiente, è esteticamente simile a un toretto. Da qui l’idea di collegarlo alla recente rivistazione da parte di Nicola Russo; ecco dunque l’antico e il nuovo che si fondono a distanza di circa 3000 anni.
Nicola Russo ha realizzato l’opera con un mix di argilla e resina, su cui è stata aggiunta una “sporcatura” di verde per rendere l’effetto di usura da parte del tempo. Il risultato finale è convincente e dialoga simpaticamente con l’originale “toretto” antico cui sta accanto.
Elisa Panero, curatrice delle collezioni archeologiche del Museo di Antichità nonché delle collezioni numismatiche dei Musei Reali e infine della mostra stessa, ha promosso l’idea del “Toh” archeologico e affiancato Nicola Russo nella presentazione dell’opera.