A Torino esiste un muro dei desideri, uno spazio riservato ai buoni propositi e che prende il nome di “Black Dream Wall”, il muro nero dei sogni. Si trova precisamente in via Giorgio Bidone 32/A, all’angolo con via Madama Cristina, dove c’è l’entrata del Teatro Colosseo.
Si tratta di un’installazione artistica a opera di Andrea Spoto, unita a un’altra lì presente, “The Big Bear” dell’artista portoghese Artur Bordalo, meglio noto come Bordalo II. Il “Black Dream Wall” è anche noto come “Before I die”, perché in questa frase racchiude tutto il suo senso.
“Before I die… black dream wall”, propositi per la vita
“Before I die”(“prima di morire”) è il concetto che sta dietro l’opera di Spoto; in una maniera molto semplice e allo stesso tempo molto umana, il muro ti chiede quali sono i sogni o i desideri che vorresti realizzare. Una domanda che, prima o poi, tutti ci facciamo.
L’opera è composta da una serie di righe a mo’ di elenco sulle quali è possibile completare la frase e scrivere i propri desideri. Un’installazione che invita tanto al dialogo quanto alla riflessione, e cerca di comunicare in maniera attiva con le persone.

A oggi l’opera risulta piena zeppa di pensieri, qualcuno scritto ordinatamente sulla propria riga, qualche altro scarabocchiato completamente a caso. L’effetto finale è un muro nero che si sta lentamente ricoprendo di bianco, e di qualche macchia colorata. Il messaggio dell’opera, in fondo, è appunto questo: da un’idea triste (“prima di morire”), si stabilisce un obiettivo di vita, uno stimolo.
I propositi dei torinesi
Ma quali sono i propositi che i torinesi (o chissà chi) si ripromettono di raggiungere come obiettivo nella vita? La lista è lunga e variegata, nel senso che si va da quelli seri a quelli scritti così tanto per scrivere qualcosa, dal tono goliardico e sfacciato.
C’è chi ne approfitta per fare una battuta, chi invece utilizza lo spazio per dire qualcosa di utile. Il muro si è ritrovato a essere il polso e la pancia del popolo, di quello che si incontra per strada, nei bar o alle poste. E per chi è curioso di sapere cosa pensa o cosa dice il popolo, il Black Dream Wall è un buon posto per scoprirlo.
“Diventare ricca”; “vivere bene e riuscire a fare tutto quello che voglio”; “viaggiare in tutto il mondo”; “avere senso nella vita”. Sono solo alcuni dei desideri scritti sul muro. Qualcuno vuole “fare tutto quello che voglio”, ben due invece vogliono “superare la maturità”. Un altro vuole provare un amplesso a tre.
Ma tra la goliardia e lo scherzo, c’è anche qualcuno che ti rimane dentro. Come ad esempio leggere di chi vuole “diventare infermiera”, o “non voglio più sentirmi sola”. C’è chi vuole “sconfiggere gli attacchi di panico” e chi invece vuole “donare un organo”. Piccole speranze che a loro volta fanno ben sperare nel futuro.