È il 23 novembre 1921 quando a Torino nasceva il celebre artista Fred Buscaglione. E a cent’anni dalla sua nascita l’associazione Art in Taxi lo omaggia con un evento culturale a lui dedicato.
“Che notte quella notte …Fred” è l’iniziativa che porta su alcuni cofani dei taxi torinesi l’emblematico viso di uno dei cantautori torinesi più amati di tutti i tempi.
Non sarà difficile avvistare sulle auto bianche del trasporto pubblico torinese uno stencil colorato recante il volto dell’artista e la scritta “Che notte quella notte…Fred” mentre chi avrà la fortuna di recarsi all’interno dei taxi che sostengono l’iniziativa si troverà un’immagine del fotografo Vincenzo Bruno che interpreta testi e luoghi torinesi di Buscaglione oltre che la musica inconfondibile dell’artista.
Un modo originale di ricordare il cantautore e jazzista torinese, noto essere l’autore di pezzi come “Eri piccola così” e ”Guarda che luna” e per esser stato anche l’interprete di film e spettacoli televisivi molto in voga negli anni 60. Grazie all’iniziativa di Art in Taxi, già promotrice di altri eventi culturali in cui i cofani delle autovetture sono diventati quadri d’arte, Fred Buscaglione ritornerà a percorrere le strade della sua città, Torino.
“Bisognava celebrarlo Fred Buscaglione. Spesso i giovani non sanno neanche che è esistito ed invece è stato uno dei più grandi artisti torinesi” commenta Ermanno Di Sabato meglio conosciuto come Parigi 26, uno dei promotori dell’iniziativa.
Chi è stato Fred Buscaglione
La storia di Fred Buscaglione inizia a Torino il 23 novembre 1921. Sua mamma si occupava della portineria di piazza Cavour 3 ed è in questo stesso edificio che l’intera famiglia abitava.
A casa Buscaglione la musica non mancava mai: la madre Ernesta dava occasionalmente lezioni di musica ed il padre suonava la fisarmonica e la chitarra alle feste con gli amici. Il piccolo Ferdinando respirò a pieni polmoni la passione per le sette note sin da piccolo. Fu così che nel 1933, a quasi 12 anni, fa il suo ingresso come studente al conservatorio “Giuseppe Verdi” di piazza Bodoni.
Nel suo sangue scorreva però scorrevano più sound jazz e swing ed il suo sogno era New York e i suoi club.
Divenne presto un ottimo musicista in grado di passare con disinvoltura dal violino al sassofono passando per il contrabbasso, la fisarmonica e la chitarra.
Fu durante la seconda Guerra mondiale che si mise in luce organizzando spettacoli per le truppe essendo lui stesso sotto le armi.
Finita la guerra fondò il suo complesso, gli Asternovas. La sua popolarità crebbe così tanto che alla fine degli anni cinquanta era perennemente nelle pubblicità, alla televisione e nei maggiori film di quell’epoca.
A Torino Fred si esibiva in molti locali da ballo della città: dalla Serenella di via Cesana al Giardino d’inverno di corso Stati Uniti, dal Chatam di via Teofilo Rossi a Le Roi di via Stradella, dove suonava il suo pianoforte rosa, oggi custodito da Massimo Ranieri.
Buscaglione morì improvvisamente all’alba del 3 febbraio 1960, a soli 38 anni, in un incidente d’auto mentre rientrava a bordo della sua Ford Thunderbird rosa all’hotel Rivoli dopo aver trascorso la notte esibendosi in un night di via Margutta, a Roma.
Ai suoi funerali, svoltisi a Torino nella Chiesa di Santa Giulia il successivo 6 febbraio, parteciparono decine di migliaia di persone tra cui molte celebrità della musica e dello spettacolo. È sepolto nel Cimitero monumentale di Torino e la sua tomba è, ancora oggi, meta di pellegrinaggi.