L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha autorizzato la reinstallazione degli apparecchi da gioco, slot machine, anche nei bar, previa titolarità di autorizzazione rilasciata dall’Agenzia stessa.
Il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, commentando la dichiarazione della direzione territoriale dell’Adm, ha ritenuto inaccettabile tale decisione.
L’attuale legge favorirebbe l’espansione del gioco in tutto il Piemonte: ma gli interessi economici vengono prima della salute dei cittadini?
Questa nota delle Agenzia delle Dogane e dei Monopoli cancella in un certo modo le rassicurazioni fornite dalla Regione Piemonte. La maggioranza è stata a sostegno della nuova legge e ha escluso che gli apparecchi da gioco sarebbero stati riaccesi anche nei bar.
Questo dal momento che la proposta, datata 4 gennaio, è in contrasto con le linee contenute nella nuova normativa regionale, votata per cancellare il precedente impianto in grado di arginare la diffusione del gioco d’azzardo patologico.
Il proliferare delle slot machine nel territorio piemontese è un dato che potrebbe aumentare, visto che il rischio che gli apparecchi da gioco vengano riaccesi anche nei bar, dopo la reinstallazione nelle tabaccherie e la riapertura delle sale, è altissimo.
L’attuale legge favorirebbe l’espansione del gioco in tutto il Piemonte oltre a non fornire tutele per i soggetti fragili: senza un’azione seria contro le dipendenze, dato che nessuno degli impegni di prevenzione disciplinato nella norma è stato attuato, si rischia di mettere al primo posto gli interessi economici di un’unica categoria a discapito della salute dei cittadini e delle cittadine.

“Una legge che non può che produrre una moltiplicazione degli apparecchi” secondo Grimaldi
Secondo Grimaldi questa legge non può che produrre una moltiplicazione incontrollata degli apparecchi. Oltre al fatto che questa “megasanatoria” per le grandi sale slot e scommesse che non hanno rispettato le regole genererà, secondo lui, effetti economici e sociali gravissimi, a maggior ragione nell’attuale crisi pandemica. Il ‘Riparti Slot’ ha cancellato tutto ciò che di buono si era fatto secondo il consigliere.
In questi mesi anche altre associazioni, oltre che diversi sindaci ed esponenti della società civile hanno mostrato la loro profonda preoccupazione sulla questione e non sono stati ascoltati.
La nuova legge piemontese presto dovrà comunque tornare in Aula per recepire le osservazioni del Governo.
“Abbiamo un’occasione per smantellare questo scempio e tornare alla normativa del 2016, l’unica che tutelava la salute delle persone“, ha concluso il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi.