Stamattina si sono riversati in Piazza a Torino un migliaio di manifestanti per prendere parte allo sciopero generale indetto unitariamente dalle organizzazioni del sindacalismo di base contro la gestione del Governo Draghi. Il punto della situazione e alcuni fatti ‘simbolici’ avvenuti in piazza.
Torino, Studenti in piazza contro il Governo Draghi
Alla manifestazione non hanno preso parte solo Cub, Usb, Cobas e Si Cobas ma anche diversi studenti legati all’area antagonista, No Tav e No green pass. Una delle richieste cardine è la tutela del diritto al lavoro e che il tampone non sia a carico dei lavoratori.
Il corteo degli studenti che hanno deciso di dire la loro in questa giornata è partito da Piazza Albarello per recarsi a Porta Nuova, dove si sono poi uniti con i lavoratori.
Per i ragazzi e le ragazze che hanno preso parte alla manifestazione, il Governo Draghi non ha saputo cambiare nulla, anzi, asseriscono, è esattamente come i precedenti, sordo alle richieste degli studenti. Anche la situazione Covid, dicono affranti gli studenti, non ha cambiato le dinamiche delle classi pollaio, che aggiungono, non garantiscono la nostra sicurezza né una buona qualità dell’istruzione. Poi fanno notare come stia venendo meno l’uguaglianza anche tra i banchi di scuola: “Se non sei uno studente ricco diventi uno studente di serie b”.
Torino, Sciopero generale: scuole in lotta
Come riporta La Stampa ad aprire il corteo che è passato per corso Galileo Ferraris e corso Vittorio, e ha fatto tappa all’Ufficio scolastico regionale vi era uno striscione: «Contro governo, scuole-aziende e sfruttamento. Sciopero generale, scuole in lotta!».
Inoltre, come si evince dalla nota stampa diffusa poco meno di un’ora fa dall’Ansa, gli studenti hanno mostrato il proprio sdegno nei confronti dell’attuale Governo, dando fuoco ad una gigantografia di cartone che rappresentava il volto di Draghi, con su le scritte: ‘precarietà, green pass, scuola-azienda”.
Davanti alla sede del Miur, in corso Vittorio Emanuele, è stata bruciata anche una bandiera dell’Europa. “Gli studenti li avete abbandonati li avrete nelle piazze ancora più arrabbiati”, è uno degli slogan pronunciato dai ragazzi che stanno partecipando.