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venerdì 8 Dicembre 2023

Torino: picchia la moglie, ma è lui che chiama il 112 certo di avere ragione

Quando si dice che al peggio non c’è mai fine, oggi possiamo dire di averne un caso eclatante. Nei giorni scorsi un uomo residente in Barriera di Milano dopo aver ‘perso le staffe’, come si è poi scoperto era solito fare abitualmente da almeno due anni nei confronti delle donne di casa, ha picchiato violentemente la moglie, solo la figlia di lei intervenuta in difesa della madre, ha probabilmente evitato la situazione degenerasse ulteriormente.

Ma la cosa bizzarra, e qui si comprende come davvero sia stata ribaltata la concezione vittima-carnefice, è che è stato lui a chiamare il 112 chiedendo una pattuglia sul posto convinto di aver anche ragione. I fatti:

Violenza domestica, picchia la moglie ma chiama lui il 112 certo di avere ragione

Il marito dopo aver picchiato per futili motivi la moglie, che si è salvata grazie al  provvidenziale intervento della figlia della donna, ha deciso, certo di essere nel giusto e che il suo atteggiamento fosse assolutamente giustificabile, di chiamare il 112 e di chiedere nell’immediato l’intervento di una pattuglia sul posto.

All’arrivo degli agenti del commissariato Barriera di Milano, che hanno trovato la sala da pranzo a soqquadro, l’uomo ha nuovamente, dinanzi a loro, aggredito verbalmente e fisicamente la donna, i carabinieri intervenuti per proteggerla e far calmare il maltrattante hanno dovuto assistere all’ulteriore rottura di ceramiche da parte del marito che sembrava letteralmente impazzito e che sfidava addirittura gli agenti ad arrestarlo per poi arrivare prenderli per l’uniforme.

Morale? E’ stato arrestato non solo per maltrattamenti in famiglia, ma denunciato altresì per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. La vittima è stata trasportata in ospedale giacché accusava dolori al volto, ed è stata dimessa con 10 giorni di prognosi per trauma al viso e all’avambraccio. L’uomo era così da circa due anni, il racconto di violenza domestica che ne è emerso.

Barriera di Milano, aggredisce la moglie, ma è lui che chiama il 112

L’uomo affetto da alcune dipendenze, si è poi scoperto, era almeno 2 anni che infliggeva violenze ai familiari conviventi, nello specifico: la moglie, la madre e la figlia di lei. Molte volte in evidente alterazione psicofisica aveva picchiato le donne, specie la consorte.

Purtroppo, forse innamorata e chiaramente in dipendenza affettiva, la donna non aveva mai sporto denuncia alla Forze dell’Ordine confidando in un suo cambiamento. Il picco della violenza è giunto nei giorni scorsi, quando si è scagliato contro la moglie colpendola con schiaffi e pugni.

Il marito, probabilmente in questa follia che lo ha contraddistinto portandolo a credersi persino nel giusto al punto tale da chiamare egli stesso la polizia certo di avere ragione, ha certamente fatto, a nostro avviso, un gran favore alla donna, che probabilmente non avrebbe avuto il coraggio di denunciarlo a breve.

Vi è quasi da sperare che molti più uomini maneschi, siano convinti di avere ragione, affinché tutte quelle donne ‘deboli’ ed impaurite possano liberarsi da questi ‘aguzzini’ che credono ancora, nella favola mentale che si sono costruite anzitempo, i loro compagni di vita.  Solo così potranno davvero tornare a vivere e loro ad essere assicurati alla giustizia.

In realtà vi è da sperare che le donne, sempre più, inizino ad assumere consapevolezza, se mai si trovassero in una situazione ‘malata’ analoga, e trovino la forza ed il coraggio per denunciare e tornare ad una vita normale. L’amore non passa dalla violenza e questa non deve mai essere giustificata, difficilmente, purtroppo, le persone violente possono cambiare per amore, meglio chiedere aiuto esterno, fin che si è in tempo, anziché aspettare il cambiamento del proprio compagno.

Erica Venditti
Erica Venditti
Erica Venditti, Classe 1981, giornalista pubblicista dal 2015. Ho conseguito in aprile 2012 il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono confondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.

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