Singolare il caso avvenuto a Torino: un operaio torinese è morto in un incidente stradale e l’amante è riuscita ad avere dall’assicurazione lo stesso risarcimento dato alla moglie, che ha scoperto della doppia vita dell’uomo sono dopo il suo decesso.
In molti si chiederanno come è possibile riuscire a portare avanti una doppia vita stabile? Per il 39enne, deceduto in un incidente stradale nel corso di un viaggio di Lavoro, non è stato poi così difficile. Non si trattava della classica scappatella a cui uno potrebbe pensare, parlando di tradimento extraconiugale, ma di un doppio amore, per giunta noto agli amici dell’uomo. Proprio per questo l’amante con cui aveva una relazione stabile da tempo e con la quale conviveva, all’oscuro dalla moglie, è riuscita ad ottenere il risarcimento. I dettagli
Torino, l’assicurazione risarcisce moglie ed amante: come è possibile?
L’avvocato che ha seguito l’amante post morte dell’operaio è riuscito a dimostrare che nella loro relazione vi era progettualità futura, tant’è che, sebbene la moglie non sapesse nulla, i due si frequentavano regolarmente quando lei era via per lavoro e addirittura avevano affittato una casa insieme, dove convivevano per 3 giorni a settimana.
La relazione infatti, ed è per questo che l’amante è riuscita a dimostrarlo senza problemi, non era clandestina, sotto molti punti di vista, infatti era pubblicamente nota a molti amici dell’uomo che li frequentavano e che semplicemente omettevano il dettaglio alla moglie ed al figlio di lui.
Proprio questi dettagli sono bastati per dimostrare che l’amante avesse diritto al pari della moglie al risarcimento, così l’avvocato Gino Arnone: “era legata da una aspettativa di vita comune, come lei stessa è riuscita a dimostrare. Qui c’era una reale intensità di affetti, c’era la convivenza. E c’era pure una progettualità verso il futuro”. Ma la moglie come è rimasta all’oscuro di questa doppia vita? E quando lo ha scoperto?
Torino, uomo muore in incidente e l’assicurazione risarcisce moglie e amante
La vicenda è iniziata lo scorso ottobre, quando un uomo di 39 anni è morto in un incidente stradale durante un viaggio di lavoro in Liguria, solo a seguito della morte, proprio nel momento peggiore, ossia per dover riconoscere il cadavere, la polizia ha scoperto il ruolo dell’amante. In quanto è riuscita a contattare solo lei, la moglie era via per lavoro, come spesso accadeva, ed è proprio questo che ha permesso la riuscita della doppia vita di coppia da anni.
Al suo rientro la moglie si è trovata dinanzi all’incontro con l’amante del marito e la scoperta della loro relazione, che come dicevamo in apertura era stabile, infatti condividevano un appartamento e la divisione dei ruoli tra amante e moglie, ignara di tutto, era questo: tre giorni con la prima e quattro con la famiglia.
Insomma proprio la dimostrazione di questa intensità di affetti e della progettualità futura, ha portato l’assicurazione a dover risarcire entrambe. Non è nota la somma del risarcimento, ma è comunque una cifra corposa in quanto la cifra non è stata divisa tra le due donne, ma raddoppiata.