Confermata la condanna a trent’anni al gestore del Caf di Torino sito in via Martorelli a Torino, Marco Sapino, questo il suo nome, è stato processato accusato di aver ucciso Adriano Lamberti, un carrozziere, a seguito di una site su una presunta frode ai danni di un’assicurazione.
La colluttazione che avrebbe poi portato alla morte del carrozziere sarebbe avvenuta per un litigio efferato su una cifra pari a 14 mila euro, la quale avrebbe suscitato poi l’aggressione del primo ai danni di Lamberti. I dettagli
Torino, omicidio al Caf: trent’anni al gestore per l’uccisione del carroziere
La sentenza pronunciata dalla Corte di Appello è arrivata ieri 12 maggio, il copro della vittima fu trovato nei locali del Centro in data 23 marzo 2019.
Nel corso della difesa Sapino, gestore del Caf, difeso dall’avvocato Fabrizio Bernardi, avrebbe detto che durante una colluttazione furono esplosi in maniera accidentale due colpi di pistola che avrebbero appunto raggiunto Adriano Lamberti. Rispetto alla sentenza di primo grado la Corte d’Appello ha escluso l’aggravante della crudeltà, sebbene, Sapino abbia a seguito della colluttazione ancora inferto venti colpi alla testa di Lamberti con in calcio dell’arma da fuoco. Pre che siano stati proprio questi ulteriori colpi ripetuti sulla testa ad aver causato la morte del Carrozziere.
Torino, uccisione carrozziere al Caf di via Martorelli: Quale il Movente?
Stando alla ricostruzione, come dicevamo in apertura di articolo, pare che i due litigarono in modo acceso per poi giungere alle mani a causa di una somma pari a 14 mila euro, derivante da una truffa a un’assicurazione.
Ieri è giunta la condanna 30 anni di carcere ed il risarcimento alla moglie della vittima, madre di due figli piccoli, pari a 900 mila euro di provvisionale costituita parte civile con l’avvocato Raffaela Carena. Vi è da dire che ad oggi la vedova ha ricevuto dall’imputato solo la modica cifra di 20 mila euro.