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mercoledì 29 Novembre 2023

Torino, ecoisole circondate da rifiuti: l’Amiat promette controlli e multe a raffica

L'Amiat mette in campo gli accertatori ambientali: vigileranno e sanzioneranno i comportamenti scorretti. Ma è la soluzione definitiva per risolvere il problema?

C’è un problema di particolare rilevanza che affligge i torinesi e in particolar modo i residenti dei quartieri Borgo Vittoria e Madonna di Campagna: l’abbandono dei rifiuti nei pressi delle nuove ecoisole smart installate da qualche mese. Cattive abitudini che persistono sin dai tempi dei cosidetti ‘vecchi cassonetti’, ancora in uso in alcune zone della città, e che l’Amiat, con il supporto del Comune di Torino, sta cercando in tutti i modi di risolvere.

Qualche giorno fa l’account Facebook “Raccolta Differenziata Torino ex Porta a Porta Torino: nuove attivazioni” aveva informato cittadini sull’operazione di pulizia straordinaria avvenuta in via Boccardo, nella quale si perpetuava una situazione di disagio dovuta all’accumulo di sacchetti della spazzatura e pattume di vario genere nei pressi delle ecoisole. Tutto ciò nonostante i cassonetti fossero semivuoti e quindi accessibili ai residenti dotati di tessera.

Non è una questione di inciviltà ma ci sono poco bidoni a disposizione,- lamenta una residente della zona – da noi hanno tolto 5 bidoni di quelli vecchi per metterne uno per tutta la via anzi sono due vie ed il bidone dell’indifferenziata si riempie subito, quindi si è costretti a lasciare la spazzatura a terra e prima da noi non c’era spazzatura a terra basterebbe mettere ancora due isole una nella via dove abito e una nell’altra via“. Altri invece sottolineano il passaggio di senzatetto e rom che nonostante i cassonetti siano chiusi riescono lo stesso ad aprirli e rovistare tra i rifiuti, spargendo la sporcizia in strada.

L’Amiat mette in campo gli accertatori ambientali: vigileranno e sanzioneranno i comportamenti scorretti

Per contrastare il degrado e l’inciviltà l’Amiat ha assicurato che la zona sarà costantemente monitorata dagli “accertatori ambientali“, ossia degli ispettori che avranno il compito di vigilare ed eventualmente di sanzionare coloro i quali si rendessero responsabili di comportamenti scorretti. Inoltre dovrebbero essere installate delle telecamere che permettano di monitorare la situazione e facilitare l’individuazione dei comportamenti illeciti.

Amiat ecoisole
Ecoisole smart

Accertatori ambientali, il ritorno di una figura professionale che era stata dismessa

Per capire meglio la figura degli accertatori ambientali abbiamo intervistato un dipendente Amiat, che per motivi di privacy preferisce rimanere anonima, e le abbiamo chiesto quanti ispettori sono presenti ad oggi nel capoluogo piemontese.

Ci ha confessato che purtroppo non è facile stabilire con precisione quanti siano gli ispettori in servizio in questo momento, ma quello che molti torinesi non sanno è che questa figura nel recente passato era stata dismessa. Con l’evvento delle ecoisole smart la società ha deciso di istituire dei corsi di formazione per questa figura professionale al quale stanno partecipando dipendenti che per motivi di salute non possono più effettuare il servizio di spazzamento oppure ex autisti. Quindi il numero di persone impiegate in questo ruolo è destinato ad aumentare nel giro di poco tempo.

Amiat, ecoisole smart: il sistema di funzionamento non è ancora chiaro a tutti

In riferimento alla questione legata all’abbandono dei rifiuti uno tra i problemi maggiori è rappresentato dalla novità del sistema. I resposabili dell’azienda hanno potuto appurare in prima persona che molti cittadini non hanno ancora compreso a pieno il funzionamento di questi bidoni tecnologici. In teoria il meccanismo di apertura è molto semplice: per far aprire il coperchio del bidone bisogna prima cliccare il tasto situato vicino ad un display digitale, poi appoggiare la propria smart card per l’identificazione e nel caso in cui l’autorizzazione vada a buon fine si potrà aprire lo sportello per inserire il proprio sacchetto dei rifiuti. Ma sono molti quelli che faticano a comprendere la procedura.

Come risolvere il problema degli inquilini con il contratto in nero?

Lunedì 11 ottobre l’Amiat è intervenuta presso l’ecoisola 386 in via Boccardo per ripristinare una situazione di disagio

Poi c’è il problema legato agli inquilini senza un regolare contratto e quindi a cui non spetta la ecocard. Su questo tema l’Amiat sta studiando una soluzione, soprattutto perchè potrebbe diventare ingestibile quando le ecoisole saranno attive in tutta la città: ad esempio quartieri come Barriera di Milano, Aurora e Regio Parco, tanto per citarne alcuni, potrebbero avere dei seri problemi considerata l’alta concentrazione di extracomunitari irregolari. Senza dimenicare gli studenti universitari fuori sede a cui vengono affittate stanze o appartamenti in nero.

Un’altra grana che si è verificata in alcuni casi è la non corretta chiusura di alcuni bidoni, che rimarrebbero aperti. Ecco spiegato il motivo per il quale alcune persone riuscirebbero a rovistare tra i rifiuti nonostante queste ecoisole fossero state progettate proprio con l’intento di contrastare questo disdicevole fenomeno. La questione è a conoscenza dei responsabili Amiat che stanno studiando una soluzione per ripristinare il normale funzionamento.

Dall’anno nuovo potrebbero essere multati anche i condomini

Il dipendente in incognito evidenzia come questa sia ancora in “una fase di sperimentazione” che servirà all’azienda per capire meglio come affrontare e risolvere i problemi in essere. Però ci avverte che dal nuovo anno potrebbero esserci delle multe salate in vista: non solo per i trasgressori, ma anche per i condomini. Questo perchè dall’anno prossimo nel caso in cui gli operatori trovino dell’immondizia al di fuori delle ecoisole verranno sanzionati tutti i condomini autorizzati ad utilizzare quei determinati bidoni. Multe che ricadranno su tutti i condomini anche nel caso in cui la differenziata non venga effettuata correttamente.

La speranza è che oltre il danno non arrivi anche la beffa per i cittadini torinesi, in particolar modo per quelli residenti in zone “difficili” della città che già oggi sono interessati da fenomeni di degrado e disagio nonostante non siano state ancora introdotte le ecoisole. Ad esempio in Barriera di Milano non è insolito trovare all’interno o nelle vicinanze dei bidoni di ‘vecchia concezione’ calcinacci, coperture in eternit, materassi, mobili, elettrodomestici e sanitari. Se residenti del quartiere venissero sanzionati per gli attegiamenti scorretti messi in atto dai pochi che non hanno intenzione di seguire le regole molto probabilmente si scatenerebbe una sommossa popolare. Riusciranno l’Amiat e la nuova giunta comunale a comprenderlo e prevenire il problema prima che si verifichi? Lo scopriremo a breve.

Carlo Saccomando
Carlo Saccomando
Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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