Così come nel resto d’Italia anche a Torino gli studenti sono scesi in piazza per manifestare contro il ministero dell’Istruzione e il Governo per lanciare un messaggio forte a seguito delle recenti morte durante lo stage di alternanza scuola-lavoro di Lorenzo Parelli, 18enne di Udine, e di Giuseppe, 16enne marchigiano. Intanto oggi si è registrato un ulteriore aumento delle scuole superiori occupate a Torino e provincia che raggiungono così quota 45, ovvero quasi una su due.
I giovani presenti in strada hanno chiesto a gran voce una profonda riforma del sistema alternanza scuola-lavoro e più in generale che vengano affrontate alcune problematiche che da tempo affliggono gli studenti italiani come quello delle strutture fatiscenti, i mezzi di trasporto non sufficienti, il problema della didattica e il benessere psicologico degli studenti.
Alcuni studenti incappucciati, armati di pietre e bastoni, hanno cercato di fare irruzione all’Unione Industriale: sei i carabinieri feriti
Durante la manifestazione, partita da piazza XVIII Dicembre, si sono vissuti alcuni attimi di tensione a causa degli scontri tra studenti e forze dell’ordine davanti alla sede torinese di Confindustria in via Vela. Dopo aver lanciato alcune uova di vernice contro la palazzina, alcune decine di ragazzi con il volto coperto e armati di pietre e bastoni, hanno forzato il cancello di ingresso e hanno tentato di entrare negli uffici, senza successo. I carabinieri in tenuta anti sommossa si sono schierati a difesa del complesso e li hanno respinti sferrando alcune manganellate. Sei carabinieri, tra cui un ufficiale, e un funzionario di polizia sono rimasti feriti nel tentato assalto, durato fortunatamente solo alcuni minuti.
Il corteo successivamente si è mosso verso la sede del ministero dell’Istruzione in corso Vittorio e poi, passando da via Accademia Albertina, in direzione della Prefettura. Le forze dell’ordine però hanno sbarrato il passaggio agli studenti all’altezza di via Po impedendo loro di arrivare fino in piazza Castello. Un ulteriore blocco c’è stato anche davanti alla sede della Rai. Al termine della manifestazione gli studenti si sono diretti verso Palazzo Nuovo per un’assemblea.
Simon Vial: “Questa scuola dei padroni non va bene: non è giusto lavorare gratis”
“Siamo molto soddisfatti della manifestazione, i numeri sono impressionanti – ha dichiarato Simon Vial, responsabile scuole del Fronte della gioventù comunista, uno dei comitati promotori della manifestazione – Questa scuola dei padroni non va bene, morire in alternanza scuola lavoro non va bene. Non è giusto lavorare gratis e non è giusta la seconda prova alla maturità. Senza recupero dopo due anni di Dad non si può dire di essere tornati alla normalità“.
E in riferimento al tentato assalto all’Unione Industriali di via Vela Vial non ha voluto condannare gli autori del gesto, ma piuttosto ha voluto porre l’accento più sulle ragioni della manifestazione: “Nelle piazze non ci sono infiltrati, c’è la volontà di portare avanti un messaggio e una battaglia. I responsabili per questa situazione sono Confindustria e il ministro dell’Istruzione. Noi oggi siamo scesi in piazza per far valere le nostre ragioni”.
Lunedì prossimo anche alcuni studenti di Torino presenzieranno alla commissione Cultura della Camera dei Deputati
Una studentessa dell’Istituto Gioberti di Torino ha annunciato che alcuni studenti di Torino saranno ricevuti a Roma lunedì prossimo in audizione in commissione Cultura alla Camera per dibattere sui temi caldi della scuola. “Noi chiediamo che la scuola sia centro culturale per costruire senso critico, – ha aggiunto la giovane studentessa – chiediamo dialogo tra studenti e docenti, uno sportello psicologico adatto e aperto a tutti e l’inserimento dell’educazione all’affettività”.