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lunedì 11 Dicembre 2023

Sale la protesta degli studenti: oltre 30 le scuole occupate nel Torinese

Oggi occupazioni in altri dieci istituti: Giordano Bruno, Volta, Curie Vittorini, Santorre di Santarosa, Copernico-Luxembourg, Norberto Rosa, Peano, Boselli, Cavour e Porporato.

Nelle ultime ventiquattro ore passano da una venti a oltre trenta le scuole occupate a Torino e negli altri comuni dell’area metropolitana. Alle scuole già occupate nelle scorse settimane, in seguito alla protesta per la morte a Udine dello studente 18enne in stage Lorenzo Parelli e a quella nelle Marche del 16enne Giuseppe, questa mattina si sono aggiunte altri 10 istituti: Giordano Bruno, Volta, Curie Vittorini, Santorre di Santarosa, Copernico-Luxembourg, Norberto Rosa, Peano, Boselli e Cavour.

Venerdì 18 febbraio 2022 gli studenti torneranno in piazza

Per venerdì 18 febbraio, a partire dalle ore 9:30, è stata annunciata una nuova manifestazione, che dovrebbe seguire il percorso dell’ultima, ovvero ritrovo in piazza XVIII Dicembre e concludersi al Campus Einaudi. “Stiamo ricostruendo la scuola dal basso, non abbiamo fiducia in un ministero che non ci ascolta, non abbiamo più niente da perdere“, si legge sulla pagina Facebook di Laboratorio Studentesco (LaSt).

scuole occupate

Ma oltre alle morti durante di due ragazzi durante lo stage i manifestanti lamentano altre problematiche come il benessere psicologico, i problemi della didattica, le strutture fatiscenti e i mezzi di trasporto insufficienti. “Le decine di decine di scuole occupate nella nostra città e in provincia dimostrano ancora una volta la necessità impellente di un cambiamento su larga scala, – si legge in un comunicato di LaSt – e sono grida che le singole scuole rivolgono a un ministro e un ministero che continuano ad alzare muri, malgrado le apparenze.

Serve una profonda riforma del sistema alternanza scuola lavoro

Gli organizzatori della manifestazione studentesca, che a differenza delle prime due del 28 gennaio e del 4 febbraio avverrà in tutta Italia, fanno sapere che scenderanno in piazza per dire no ad un modello di scuola che per troppi anni ha fatto finta di non vedere i problemi che affliggono la scuola, tra i quali l’alternanza scuola-lavoro. Per gli studenti in protesta la morte di un ragazzo durante lo svolgimento di uno stage è il chiaro segnale di quanto sia necessaria “una profonda riforma dei sistemi di alternanza scuola-lavoro e di PCTO” che può avvenire solo dopo una dismissione degli stessi, per ripartire dalle fondamenta.

Nessuno studente può e deve far parte del processo produttivo di una azienda o di un ente, in nessun caso e per nessun motivo“, ma soprattutto la vita dei giovani studenti non può essere messa in pericolo durante uno stage.

Carlo Saccomando
Carlo Saccomando
Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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