Sono stati identificati e arrestati dalla Squadra Mobile e dalla Polizia Stradale della Spezia, con il supporto della Squadra Mobile di Torino e del Commissariato di Ivrea, i presunti autori della rapina a mano armata compiuta la sera dello scorso 30 luglio all’Autogrill Magra Est, sull’autostrada Genova-Livorno, a La Spezia.
Si tratta du tre cittadini italiani di 34, 32 e 18 anni, tutti residenti nella zona di Ivrea, in provincia di Torino. Due membri del “commando” risultavano già indagati per analoghe rapine commesse ai danni di altri Autogrill lungo le reti autostradali del nord Italia.
All’alba di questa mattina gli agenti coinvolti hanno eseguito le misure cautelari nei confronti dei quattro sospettati, uno dei quali si trovava già detenuto presso il carcere di Torino per altra causa. Gli indagati saranno sottoposti ad interrogatorio di garanzia nei prossimi giorni.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti intorno alle ore venti del 30 luglio 2022 tre uomini incappucciati e mascherati hanno fatto irruzione all’interno dell’autogrill e hanno minacciato i dipendenti con una pistola. Si sono fatti consegnare l’incasso della giornata e numerosi pacchetti di sigarette. I rapinatori hanno tentato inoltre di costringere una dipendente ad aprire la cassaforte, ma la donna non era in possesso delle chiavi.
I tre sono poi fuggiti a bordo di un’autovettura guidata da un quarto soggetto, rimasto all’esterno. Grazie all’analisi delle telecamere di videosorveglianza situate nell’area di servizio e nelle aree limitrofe la Polizia ha appurato che i rapinatori non era fuggito lungo l’autostrada, bensì lungo una piccola strada posta sul retro dell’area di servizio, nella zona industriale di Via Vincinella.
Inoltre a poche ore di distanza dalla rapina è riuscito a individuare l’autista della vettura: si tratta di un italiano di 37 anni residente nei pressi di Ivrea. Dopo una perquisizione a casa del soggetto, sono stati trovati alcuni dei pacchetti di sigarette rubati nelle ore precedenti, oltre ad alcuni dei capi di abbigliamento utilizzati dallo stesso durante la rapina. Di qui l’avvio dell’indagine per risalire agli altri tre: attraverso la ricostruzione del tragitto stradale compiuto dai rapinatori per recarsi nella zona di Santo Stefano, un minuzioso lavoro di analisi delle immagini e delle “scie elettroniche” lasciate dai telefoni cellulari dei presunti autori si è arrivati agli arresti odierni.