Sono 59 gli interventi messi in campo dalla Regione Piemonte per pulire i 125 corsi d’acqua bisognosi di manutenzione sul territorio piemontese.
Una manutenzione che porterà a sgombrare dagli alvei dei fiumi un totale di 980.000 metri cubi di materiale asportabile. Ad essere coinvolte saranno 26 aziende specializzate del territorio che hanno espresso il proprio interesse per la manifestazione aperta a fine luglio e che hanno ricevuto in tempi molto celeri già le concessioni necessarie per l’esecuzione dei lavori.
“Questa prima stagione di manutenzione è stata un successo” commenta Marco Gabusi, assessore alla Difesa del Suolo dalla Regione Piemonte.
Saranno infatti asportati 530 mila metri cubi di materiale dai fiumi di pertinenza della Regione Piemonte per un introito di 135 mila euro e 450 mila metri cubi da quelli di pertinenza di Agenzia Interregionale per il Po per un introito di 380 mila euro.

Manutenzione ad accesso diretto: l’innovativo iter sperimentato dalla Regione Piemonte
Queste operazioni di pulizia dei fiumi sono svolte con un sistema di accesso diretto ed è la prima volta nella storia del Piemonte.
Questo iter intrapreso dalla Regione per la manutenzione dei corsi d’acqua ha numerosi vantaggi. Le aziende possono ottenere le concessioni di operatività più tempestivamente rispetto al passato bypassando la lenta macchina burocratica. Gli enti gestori dei corsi d’acqua possono finalmente vedere risolte annose situazioni di rischio e contemporaneamente ottenere risorse fresche da reinvestire. E infine il territorio stesso e i suoi cittadini ne possono giovare: questo sistema più snello e mirato non solo mira a salvaguardare la pubblica incolumità ma fa anche acquisire una sicurezza maggiore.
“Un tempo per pulire l’alveo di un fiume erano necessarie una o più gare e lunghi passaggi burocratici tra Regione e Comuni. Ora abbiamo individuato un sistema semplice ed efficace per tagliare i passaggi e favorire gli interventi più urgenti e diventa molto più veloce dare il via alle operazioni vitali per il buon mantenimento dei corsi d’acqua. Questo metodo risulta necessario ora quanto mai alla luce dell’emergenza climatica che provoca ingrossamenti repentini di fiumi e torrenti moltiplicando i danni quando questi sono privi di manutenzione” commenta l’assessore Gabusi della Regione.

Manutenzione Fiumi: le aree di intervento in Piemonte
La Regione Piemonte insieme all’Agenzia Interregionale del fiume Po hanno definito nei mesi scorsi i tratti di corsi d’acqua per i quali si poteva riscontrare un’urgente necessità di asportazione di materiale litoide provvedendo anche a stimare il quantitativo di materiale da asportare.
Ne sono scaturiti 59 interventi per la manutenzione e la pulizia dei fiumi sul territorio piemontese:
- 33 interventi nell’Alessandrino ( circa 250 mila metri cubi di materiale)
- 16 interventi nella zona dell’Astigiano ( 135 mila metri cubi di di materiale)
- 31 interventi il territorio del Cuneese (290 mila metri cubi di materiale)
- 5 interventi sulla zona del Novarese (50 mila metri cubi di materiale)
- 14 interventi il Verbano- Cusio- Ossola (33 mila metri cubi di materiale)
- 12 interventi il Vercellese (110 mila metri cubi di materiale)
- 15 interventi nel Torinese (110 metri cubi di materiale)
Nello specifico i fiumi ad essere soggetti di manutenzione saranno i seguenti:
- Dora Riparia nelle zone di Susa e Borgone di Susa
- Stura di Lanzo presso il ponte di Corso Giulio Cesare e il ponte Amedeo VIII di Torino
- Sangone in concomitanza con l’attraversamento della Tangenziale Sud di Torino
- Chisone nei pressi di Miradolo a San Secondo di Pinerolo
- Chisola nelle aree di Moncalieri e Volvera
- Dora Baltea sul ponte in corrispondenza con lo svincolo autostradale di Quincinetto
- Confluenza tra il Gran Vallon e la Dora Riparia a Cesana Torinese
- Luserna nei pressi della cittadina di Lusernetta
- Chiusella nelle località di Issiglio, Rueglio, Traversella e Valchiusa
La Regione provvederà nel mese di ottobre a pubblicare un ulteriore bando per analoghe operazioni di manutenzione in quelle aree del Piemonte che non hanno trovato spazio nella prima programmazione di pulizia.