Nelle scorse settimane i Carabinieri del Nas di Torino hanno svolto una serie di controlli per verificare lo stato igienico-sanitario di alcune attività di ristorazione situate in aree interessate dalla presenza di impianti sciistici, alpino e di fondo, nelle Province di Torino, Vercelli e Verbania.
Nel corso delle attività, concentratesi per lo più nelle località del comprensorio della Via Lattea, dell’Alta Valsesia e della Val Formazza, in totale sono state svolte 20 ispezioni: in 11 attività sono state riscontrate situazioni di irregolarità igienico-sanitaria di tipo amministrativo o, nei casi più gravi, di tipo penale.
Prodotti in cattivo stato congelati senza etichettatura
In particolare 7 persone, nello specifico titolari di esercizi di bar o ristorazione in prossimità degli impianti, sono state deferite in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria perché ritenute responsabili di detenzione di un totale di oltre 550 kg di prodotti alimentari, destinati alla somministrazione alla clientela, in cattivo stato di conservazione. Prodotti come preparati gastronomici, carne, formaggi, frutta e verdura erano stati sottoposti a congelazione arbitraria in assenza di idonea etichettatura attestante la tipologia, date di avvenuto congelamento, di scadenza e rintracciabilità.
In due casi, inoltre, è stata riscontrata l’omessa indicazione alla clientela dello stato di congelato all’origine di taluni alimenti presenti in menù. E in altro un caso i militari sono dovuti intervenire sottoponendo a sequestro i prodotti alimentari stoccati in un deposito allestito all’esterno del locale, in assenza di qualsivoglia protezione dagli agenti atmosferici.
Sanzioni per 7.400 euro
Sono state contestate inoltre violazioni amministrative connesse con l’errata etichettatura di alcuni alimenti, la mancata predisposizione del manuale di autocontrollo, la presenza di carenze igieniche sul piano della pulizia dei locali e l’omessa apposizione della cartellonistica indicante la capienza massima consentita al fine di garantire il corretto distanziamento interpersonale quale misura di contenimento per la diffusione del Covid-19.
Complessivamente sono state comminate sanzioni per un ammontare di 7.400 euro.