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lunedì 29 Maggio 2023

Novara, processo Eternit bis: presidio di Legambiente e dei sindacati

Si stimano circa 3000 vittime fra lavoratori, lavoratrici, cittadini e cittadine. Ancora oggi ogni anno a Casale Monferrato vengono diagnosticati 50 mesoteliomi

Da questa mattina a Novara è in corso una nuova udienza in Corte d’Assise del processo Eternit bis, che vede imputato l’imprenditore svizzero Stephan Schimdheiny. L’uomo deve rispondere dell’accusa di omicidio volontario nei confronti di 392 persone vittime dell’amianto nel territorio di Casale Monferrato. Tra queste 62 sono ex dipendenti dell’azienda venuti a contatto con le fibre d’amianto per motivi professionali, mentre le restanti 332 sono cittadini che non hanno mai prestato servizio nello stabilimento.

L’ex patron di Eternit era stato condannato dalla Corte d’Appello di Torino a 18 anni di carcere per il disastro ambientale provocato dall’amianto negli stabilimenti Eternit in Italia e nei territori limitrofi. In seguito è stato prosciolto in via definitiva per la prescrizione del reato.

Presenti anche AFeVA, i sindacati e diverse delegazioni locali di Legambiente

Fuori dall’Aula Magna dell’Università del Piemonte Orientale, in concomitanza con la giornata dedicata al Global Climate Strike (la protesta pacifica contro i cambiamenti climatici) Legambiente è in presidio per manifestare a favore di una giustizia ambientale e sociale. Numerose anche le delegazioni dei Circoli di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e soprattutto va sottolineata la partecipazione di AFeVA, l’Associazione Familiari Vittime Amianto. Presenti inoltre le tre principali sigle sindacali (Cigl, Cisl e Uil) per sensibilizzare sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e delle morti bianche.

Processo Eternit bis Novara
Il presidio di Legambiente davanti Aula Magna dell’Università del Piemonte Orientale di Novara

Effetti dell’Eternit: Renam stima un totale di 3000 vittime e 50 mesiotelomi diagnosticati ogni all’anno

Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, ha dichiarato: “Nella giornata del Global Strike vogliamo rimarcare ancora una volta la necessità di giustizia, attesa da 40 anni, per quello che è stato uno dei casi ambientali più grossi dello scorso secolo. Si stimano circa 3000 vittime fra lavoratori, lavoratrici, cittadini e cittadine. Ancora oggi ogni anno a Casale Monferrato vengono diagnosticati 50 mesoteliomi (i dati sono stati elaborati da Renam: Registro nazionale dei mesoteliomi). Per decenni si è continuato a produrre manufatti in cemento-amianto, ben conoscendone la nocività e la pericolosità per la salute dei lavoratori e della popolazione, per semplice profitto. Un triste esempio di un modello economico che non reggeva e non potrà reggere alle sfide future che dovranno necessariamente affiancare alla giustizia sociale quella ambientale”.

Carlo Saccomando
Carlo Saccomando
Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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