Una qualità dell’aria migliore, una maggiore sicurezza per i bambini, una salvaguardia delle aree dislocate vicino alle scuole. Favorire la mobilità sostenibile e attiva è necessario e lo sottolinea a gran voce l’associazione Fiab Torino Bike Pride.
Grazie al progetto Bike To School (di cui abbiamo già parlato in questo nostro articolo) promosso ogni ultimo venerdì del mese l’associazione desidera sensibilizzare la tematica promuovendo l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto per andare a scuola.
Fiab Torino Bike Pride non è l’unica associazione che sta chiedendo una maggiore attenzione alla mobilità sostenibile nella città di Torino. Il Comitato Torino Respira, il Comitato provinciale per l’Unicef, la Consulta della mobilità ciclistica e della moderazione del traffico, il FIAB Coordinamento Nord Ovest e Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta sono gli altri enti facenti parti del progetto Bike To School posizionati anch’essi in prima linea per attuare una politica di promozione verso la mobilità sostenibile.
Ad essere sottolineati sono i grandi benefici dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto per percorrere quotidianamente il percorso casa-scuola (ma anche come mezzo per andare al lavoro o per spostarsi in generale).
Andare a scuola in bici fa bene. Ai bambini, alle loro famiglie, all’aria e alla città.
Incentivare l’uso della bicicletta: un appello alle scuole e alle amministrazioni comunali
Il tema dell’andare a scuola in bicicletta è un tema cruciale che si lega alla questione della mobilità, della salute e dello spazio pubblico. E di conseguenza anche all’importanza di avere uno spazio pubblico sicuro davanti agli edifici scolastici.
L’iniziativa del Bike To School vuole essere un messaggio forte non solo per le famiglie ma anche per le scuole e i dirigenti scolastici, affinché incentivino le strutture ad ospitare e accogliere le biciclette in sicurezza. E anche per l’Amministrazione comunale che si faccia promotrice di provvedimenti per incentivare la bicicletta come mezzo di trasporto in città.
Il Comitato Torino Respira che si occupa della sensibilizzazione della qualità dell’aria in città nella rivelazione fatta con le campagne “Che aria tira” ha dimostrato che le scuole torinesi hanno un’aria che non rispetta i parametri stabiliti dall’Organizzazione mondiale della Sanità: gli studenti quindi si troverebbero, loro malgrado, in un contesto poco salubre per la loro salute.

E proprio per salvaguardare l’aria che tutti noi respiriamo e gli spazi urbani di chi sceglie la mobilità sostenibile, le diverse associazioni torinesi si stanno facendo promotori di iniziative legate all’attivazione e alla sperimentazione di zone pedonali in molte aree adiacenti le zone scolastiche e alla loro messa in sicurezza.
Alcune scuole di Torino hanno creato zone pedonali di fronte ai loro edifici scolastici (come l’esempio della Piazza dei bambini realizzato dall’Istituto Tommaseo) ma altre sono ancora in attesa della realizzazione delle pedonalizzazioni. Quasi 100 scuole hanno richiesto interventi al Comune per creare aree sicure in concomitanza con l’entrata e l’uscita dei ragazzi dai plessi scolastici.
“L’uso della bicicletta non è solo un beneficio individuale ma soprattutto un beneficio della collettività quindi incentivarlo può fare bene anche a chi non pedala. Inoltre siamo stati abituati a pensare alle strade come luoghi di transito. Ma la nostra città è anche fatta di spazi che devono essere luoghi di incontro, di gioco e queste aree devono essere restituite ai cittadini. Solo organizzando piccole masse critiche colorate, si contribuisce a restituire le strade alle persone” commenta Elisa Gallo, presidente di Fiab Torino Bike Pride.
Le richieste presentate all’Amministrazione Comunale e alla Regione
Le associazioni promotrici del progetto Bike To School hanno pertanto avanzato presso l’Amministrazione comunale e la Regione Piemonte la richiesta di istituire zone scolastiche davanti a ogni scuola, di pianificare e mettere in sicurezza, anche attraverso un utilizzo più diffuso delle corsie ciclabili, itinerari casa-scuola per favorire la mobilità ciclistica/micromobilità, di spingere verso l‘adozione dei mobility manager scolastici (come previsto dal decreto legge firmato l’ 11 maggio scorso dal Ministro dei Trasporti e da quello della Transizione Ecologica) e di attrezzare tutte le scuole con rastrelliere consentendo il parcheggio interno dove possibile per poter parcheggiare in sicurezza le biciclette.
“Con nostra gioia in molte città si stanno attivando e sperimentando molte strade e zone scolastiche. Confidiamo che questo nuovo appuntamento che vedrà pedalare in allegria centinaia di bambini e bambine possa essere l’opportunità per riprendere un progetto urgente e necessario come quello di estendere ed attuare misure adeguate a tutte le strade collocate nelle vicinanze delle scuole” conclude Elisa Gallo.