Il settore ortofrutticolo del mercato di Porta Palazzo cambia look. A proporlo è stata la Giunta Comunale che su proposta dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, quest’oggi ha approvato anche l’erogazione di un contributo di 200 mila euro alle imprese ambulanti del settore ortofrutticolo di piazza della Repubblica affinché possano procedere ad un restyling del loro banco espositivo.
I circa 160 operatori del settore potranno quindi rinnovare le proprie bancarelle di vendita e usufruire grazie a questo provvedimento di un incentivo finanziario a fondo perduto pari all’80% della spesa sostenuta per un ammontare massimo di 2000 euro.
La somma messa a disposizione delle imprese interessate è di 200mila euro, finanziata dalla Città di Torino per l’importo di circa 100mila euro e dalla Camera di Commercio di Torino per altrettanti 100mila euro.
Le modalità per la richiesta del contributo a fondo perduto saranno dettagliatamente contenute in un apposito avviso pubblico che sarà diffuso a breve e per il quale sarà istituita un’apposita commissione di valutazione.
Il modello a “capanna”: la proposta per i banchi espositivi del settore ortofrutta di Porta Palazzo
Definito il budget ora bisogna solo chiarire come cambieranno le bancarelle di Porta Palazzo e quale look adotteranno.
Una delle proposte testate è stata quella di un prototipo di banco espositivo in stile “capanna”. Questo modello di copertura avrebbe come vantaggio il fatto di avere materiali leggeri e facili da montare.
Il modello “a capanna” è scaturito dopo numerosi incontri svolti tra il 2018 ed i primi mesi del 2021 tra la Città, gli operatori del mercato ed il Comitato The Gate, che in questa iniziativa ha rivestito il ruolo di facilitatore.
L’obiettivo dell’iniziativa è anche quella di riordinare e riqualificare il mercato di Porta Palazzo: il progetto nasce anche con l’ottica di migliorare le criticità presenti sull’area che riguardano in particolare la logistica e che influenzano negativamente la sicurezza oltre a creare incompatibilità con le norme di decoro urbano, le dinamiche relazionali tra gli operatori e la disposizione e la movimentazione delle strutture espositive.