TORINO – Una giovanissima torinese si affaccia con entusiasmo nell’èlite della danza italiana. Si tratta di Greta Iafisco, 10 anni, che ha appena ottenuto l’ammissione al teatro alla Scala, superando una difficile selezione tra giovanissimi ballerini e ballerine provenienti da tutto il mondo. D’altra parte la Scala di Milano rimane il luogo simbolo dell’eccellenza coreutica in Europa.
Abbiamo incontrato Greta insieme ai suoi genitori e all’insegnante Barbara Casto, che la segue sin da quando, a 5 anni, ha mosso i primi passi. “In lei ho subito colto due aspetti fondamentali per riuscire nella danza classica – afferma l’insegnante, nota coreografa e direttrice del Balletto di Moncalieri – il talento e la grande determinazione nell’applicazione, uniti alla meticolosità nel prepararsi e nel non sentirsi mai appagata. Nella nostra scuola – ammette Barbara Casto – sono molte le ballerine e i ballerini che seguono con impegno i vari corsi nelle diverse discipline della danza”.

Greta Iafisco, volto da adolescente, due grandi occhi vivaci che esprimono tutta la sua determinazione, sprizza gioia da tutti i pori “Sono strafelice per essere riuscita nel mio obiettivo di entrare alla Scala e lo sono anche per alcune compagne che ho conosciuto nei giorni di preparazione che hanno preceduto la prova decisiva”. Per la ragazzina torinese (vive a Villastellone, piccolo centro dell’hinterland) sono stati 10 giorni molto intensi, con lezioni di livello elevato sia al mattino che al pomeriggio, sotto l’esperta guida dell’insegnante Giulia Rossitto, una delle docenti di punta della Scala. Con tutto il rispetto, nulla a che vedere con certi show televisivi legati alla danza, dove conta principalmente lo spettacolo, rispetto alla cura della tecnica.
“Io mi sono trovata subito a mio agio – ammette Greta – perché la preparazione che ho fatto al Balletto di Moncalieri era di livello anche superiore a quanto viene richiesto come prova di accesso. Ho capito che la mia preparazione era buonissima e quindi dovevo solo essere concentrata per esprimerla al meglio”. Il momento più delicato è arrivato con la prova finale. La giovanissima danzatrice torinese spiega “avevo molta paura, perché per me era un traguardo molto importante a cui punto da anni e non volevo fallirlo. Nei minuti precedenti avevo il cuore in gola, ma mi sono ricordata di ciò che mi ha insegnato la maestra Barbara prima di andare in scena: respirare profondamente e concentrarsi solo su di sé senza pensare che ci sono altri che ti guardano. E così ho fatto e sono riuscita a compiere bene tutti i movimenti e a superare la prova”. Complimenti, ma quale è stata la sua prima reazione quando ha conosciuto il risultato? “Se devo proprio dirlo – conclude Greta Iafisco – Mi sono messa ad urlare a squarciagola; è stata la più grande gioia della mia vita. So che è un primo gradino di un lunga scala che dovrò affrontare, ma io voglio arrivare e mi impegnerò al massimo per riuscirci”.

Con questa grinta, con il suo talento e il sostegno totale, ma non asfissiante dei genitori, il futuro per lei potrà tingersi di rosa.