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giovedì 8 Giugno 2023

Incendi nei boschi, il Piemonte dichiara lo stato di massima pericolosità

La Regione Piemonte ha annunciato lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi su tutto il territorio regionale a partire da giovedì 21 luglio. Decisione che si è resa necessaria a causa della difficile situazione metereologica evidenziata anche dal Centro funzionale di Arpa: il rischio che si sviluppino incendi è molto alto sia per il caldo torrido che per la mancanza di precipitazioni.

Si sottolinea in particolar modo la pesante siccità: “In queste condizioni,- si legge in una nota – l’innesco e la propagazione di incendi comporterebbero un ingente e non quantificabile prelievo di acqua per lo spegnimento da parte delle forze operative preposte“.

Stiamo affrontando una situazione molto particolare – ha sottolineato l’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi in cui convergono più fattori che purtroppo favoriscono gli incendi in misura maggiore rispetto alle estati passate. Per questo motivo, già da alcuni giorni, la Protezione civile ha ulteriormente potenziato il proprio dispositivo operativo per la lotta agli incendi, costituito da Vigili del fuoco e Volontari del Corpo AIB Piemonte. È stato inoltre incrementato il servizio elicotteristico con l’attivazione di una seconda base operativa a Costigliole d’Asti, oltre a quella di Busano nel Canavese, per una maggiore copertura del territorio in pronta reperibilità. Ricordo che ognuno di noi può fare qualcosa nella prevenzione degli incendi segnalandone tempestivamente i focolai al 112”.

Regole da seguire nel periodo di “massima pericolosità”

In Regione ricordano che nel periodo di massima pericolosità la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata per disposizione nazionale, ma oltre a questa norma si aggiungono le misure a carattere regionale, che vietano fuochi entro una distanza di 100 metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, e le azioni determinanti anche solo potenzialmente l’innesco di incendio (accendere fuochi e fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile, compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio). È inoltre vietata qualunque generazione di fiamma libera non controllabile nel tempo e nello spazio, tra cui le lanterne volanti.

La durata di questa disposizione varia in funzione della discesa della temperatura e dell’arrivo delle precipitazioni, che potranno evidenziare un rischio minore e consentire di rientrare nei livelli ‘normali’ di pericolo.

Su questi elementi naturali purtroppo non possiamo incidere – conclude Gabusi – ma siamo sempre in prima linea per contenere al massimo il pericolo e per intervenire rapidamente. Determinante in questa attività la presenza dei volontari del Corpo AIB, che desidero ringraziare per la generosità e il coraggio che mettono in un frangente così rischioso”.

Carlo Saccomando
Carlo Saccomando
Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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