L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) di Torino da tempo denunciava la difficoltà, soprattutto per chi è privato della vista, di convivere con i monopattini in sharing abbandonati ovunque e in qualunque modo lungo i marciapiedi cittadini. Problematica denunciata da numerose associazioni, tra le quali la Consulta per le Persone con Difficoltà (CPD) che attraverso il suo consigliere Emanuel Cosmin Stoica in più occasioni ha sottolineato il problema delle persone con disabilità a camminare o viaggiare sui marciapiedi della città a bordo della propria carrozzina se questi sono occupati da monopattini parcheggiati selvaggiamente.
Recenti normative nazionali legate al codice della strada prevedono ora, anche per i monopattini, il divieto di parcheggio sui marciapiedi e specifiche aree di sosta. Normativa che il Comune di Torino ha già recepito inserendola nel prossimo bando per l’affidamento della gestione del servizio.
La bella notizia è stata annunciata dagli uffici tecnici nel corso dell’audizione dei rappresentanti dell’Associazione, il presidente Giovanni Laiolo e il consigliere Cristian Bruno, durante la riunione congiunta della commissione Istruzione e Cultura con la commissione Viabilità e Trasporti, presieduta da Lorenza Patriarca.
Passi avanti per la raccolta differenziata, ma servirebbero messaggi vocali sui mezzi pubblici
Per Laiolo e Bruno è stata l’occasione per fare il punto su luci e ombre relativi a pubblici servizi che hanno ripercussioni su chi non vede. Apprezzamento è stato manifestato per l’introduzione della riconoscibilità dei bidoni della raccolta differenziata, per ora solo in zona San Donato, ma sottolineano ancora, sui mezzi di trasporto pubblico, la mancanza di messaggi vocali con l’indicazione di fermate. Un servizio, hanno sottolineato, che in realtà è utile per chiunque.
Rilevando, comunque, come Torino sia all’avanguardia in Italia rispetto all’accessibilità per i non vedenti, hanno manifestato l’auspicio che anche i musei e la cultura in generale possano essere maggiormente fruibili.
L’importanza delle giornate della prevenzione: 90% delle malattie legate alla vista sono curabili
Hanno ricordato le numerose attività che l’UICI svolge a favore della cittadinanza, dalle consulenze lavorative a quelle legali o al Caf, o servizi di download di audiolibri, o le attività sportive. Soprattutto hanno evidenziato il valore delle giornate legate alla prevenzione delle malattie che possono mettere a rischio la vista, una prevenzione ancora più importante se si considera che il 90% delle malattie sono curabili.
Ricerca di volontari
Infine hanno lanciato un appello: per chi non vede è spesso necessario avere qualcuno accanto e l’Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi è alla ricerca di persone che possano occuparsi, secondo la propria disponibilità di tempo, di persone con disabilità visiva.