Un accordo siglato ieri tra la Città di Torino e il CIRSDe, il Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere ha sancito la creazione del Gender City Manager comunale.
L’incarico di questa particolare figura professionale è stato conferito dal Comune di Torino, dopo una procedura di selezione, al CIRSDe: il centro nato nel 1991 per iniziativa di un gruppo di docenti e ricercatrici dell’Università di Torino è una struttura di riferimento dell’ateneo nell’ambito degli studi di genere e si è distinto in questi ultimi 30 anni proprio per la competenza, l’esperienza e la formazione in questo ambito.
La delibera per l’istituzione della nuova figura professionale del Gender City Manager comunale è stata licenziata dalla Giunta Comunale su proposta di Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare, Diritti e Pari opportunità.
Tra le azioni che saranno messe in campo a sostegno delle pari opportunità vi è la costituzione di borse di studio ed è proprio il Comune ad impegnarsi per i prossimi tre anni a partire dal 2022 a mettere a bilancio 3.500 euro l’anno per questo obiettivo.
Non è la prima volta che la Città di Torino si impegna nelle politiche di Pari opportunità tra donne e uomini: nel 1999 ha istituito un servizio interno all’Amministrazione e dal 2007 al 2013 ha realizzato il Bilancio di Genere. Azioni che testimoniano come sia sempre più impellente nella società e quindi anche nelle Amministrazioni riconoscere il persistere delle disuguaglianze di genere che colpiscono le donne e operare per favorire il raggiungimento di un’uguaglianza sostanziale.

Il Progetto S.O.S. Sostegno Orfani Speciali
La Città di Torino ha deciso di supportare il progetto S.O.S. Sostegno Orfani Speciali, selezionato nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà minorile e presentato nella giornata di ieri al Campus Einaudi.
L’iniziativa si propone di aiutare i minori rimasti orfani a seguito di femminicidi a superare il trauma, a sostenerli nella costruzione di un futuro con percorsi educativi e formativi individualizzati.
Il progetto, che si svilupperà in quattro anni, vuole offrire una risposta innovativa e strutturata a un fenomeno i cui dati sono allarmanti, come emerge da un’indagine dell’Eures: a fine 2020 sono stati 48 i minori rimasti orfani a seguito di 28 casi di femminicidi compiuti tra Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
Bambine e bambini rimasti soli dopo la morte della madre, uccisa dal padre o da un uomo a lei vicino, finito in carcere o suicida come accaduto in 6 dei 28 casi.
Capofila dell’iniziativa sono i Centri antiviolenza E.M.M.A. onlus dei medesimi territori regionali. Tra i partner anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Torino e la Regione Piemonte.
Un’ultima iniziativa a cui aderirà anche il Comune di Torino è la prima riunione del CCVD, il Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne della nuova Amministrazione Comunale che si svolgerà oggi 15 dicembre. Nel corso della riunione sarà eletto, nella veste di presidente, l’assessore Rosatelli.
“La delibera approvata dalla Giunta, il progetto S.O.S. Sostegno Orfani Speciali e la convocazione del CCVD rappresentano la centralità che le politiche di Pari opportunità rivestono nell’azione della nuova Amministrazione. E proprio durante la riunione di oggi ci sarà l’occasione per avviare un primo confronto sullo sviluppo delle politiche contro la violenza sulle donne” ha dichiarato l’assessore Rosatelli.