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lunedì 29 Maggio 2023

Frodi da trading online e riciclaggio: sgominata banda nel Torinese

Il gruppo criminale specializzato in frodi da trading online era composto da 16 soggetti, tutti residenti nel Torinese, capeggiato da un cittadino albanese

La Polizia ha smantellato una tra le principali organizzazioni criminali specializzate in frodi da trading online che gestiva il riciclaggio internazionale dei profitti illeciti derivanti dalle stesse truffe. Tre gli arresti effettuati nel Torinese, mentre sono diverse le perquisizioni e i sequestri eseguiti in diverse Regioni italiane dal Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Torino con il coordinamento del Servizio Polizia Postale.

L’indagine, iniziata nel 2019 e articolata su tre diversi procedimenti penali, ha portato ad individuare un’organizzazione criminale gerarchizzata che agiva tra l’Italia e l’Albania con l’intento di ripulire il denaro proveniente dalle truffe dei falsi investimenti ai danni di ignari utenti del web. In totale il numero degli indagati è 16, le cui abitazioni e quattro società, operanti nel settore del digital marketing e lead generation, sono state perquisite.

Il complesso lavoro degli investigatori

Particolarmente complesso è stato il lavoro da parte degli investigatori al fine di individuare notizie e dati utili per ricostruire i flussi finanziari provenienti dalle frodi da trading online. “Gli approfondimenti investigativi – si legge nella nota diffusa dalla Questura di Torino – hanno interessato in modo trasversale evidenze informatiche, bancarie e societarie, ricostruite e messe a sistema anche mediante il ricorso a prolungate attività tecniche di pedinamento informatico che hanno fatto emergere il coordinamento unitario nella gestione del fenomeno criminale“.

Ai vertici della struttura un cittadino albanese residente nel torinese che, secondo i riscontri investigativi, forniva ai suoi complici precise disposizioni sugli importi ed i conti correnti dove far convergere ingenti somme di denaro per occultarne la provenienza delittuosa. Secondo le accuse alle sue dirette dipendenze c’erano due torinesi che mettevano a disposizione i conti correnti bancari intestati a società riferibili a loro direttamente o tramite prestanome.

Siti falsi che pubblicizzavano il trading

Accanto alle attività di riciclaggio, è stata ricostruita la diretta partecipazione alla realizzazione dei falsi siti di pubblicità di trading, utilizzati per recuperare illecitamente le generalità lasciate dagli ignari internauti interessati ad investire. Siti che sono stati oscurati ed ora non sono più visibili agli utenti italiani.

L’operazione si è estesa anche in ambito nazionale: sono state eseguite 4 perquisizioni in Campania, Lazio, Umbria ed in Veneto per ricostruire la fitta rete di rapporti con le Società che ospitavano i falsi siti di investimento. Infine sono stati eseguiti 9 decreti di sequestro di beni nei confronti di altrettanti soggetti titolari di quote societarie, figure che avevano un ruolo di compartecipazione nella attività di ripulitura del denaro di provenienza illecita.

Frodi da trading online: fenomeno in ascesa

Il fenomeno dei falsi investimenti da trading on line è in grande ascesa come si evidenzia dalle numerosissime denunce che pervengono negli uffici dei Centri Operativi della Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale sul territorio nazionale.

È stato riscontrato un notevole incremento del numero di portali online truffaldini che presentano investimenti redditizi con costi di ingresso in apparenza irrisori e rendimenti enormi riscontrabili anche nel medio e breve termine. Molto frequenti sono le chiamate telefoniche e l’invio di sms di truffatori che, impersonando le vesti di broker d’assalto, riescono a persuadere la vittima prescelta della convenienza dell’affare.

In alcuni casi è la stessa vittima a contattare i truffatori, in quanto attratta da banner pubblicitari confezionati con grafiche ed annunci altamente suggestivi. I casi raccolti sino ad oggi hanno dimostrato che una rivoluzione nella vita di molti investitori c’è stata ma in negativo in quanto i loro profitti non erano altro che numeri fittizi riportati su contatori virtuali.

Grazie ad abili manipolazioni le vittime si spogliano talvolta di ingenti patrimoni frutto di un’esistenza di lavoro, credendo nella promessa di facili guadagni conseguiti in maniera del tutto lecita ma di fatto inesistenti.

I consigli in questi casi sono di:

  • Prestare massima attenzione a guadagni aleatori troppo sproporzionati da quelli praticati dagli istituti di credito in circolazione;
  • Non condividere mai (per nessun motivo) informazioni personali via telefono né consegnare password e dati di accesso a terze persone;
  • Non prendere mai in considerazione o accettare passivamente l’installazione di software che consentano di controllare da remoto il nostro PC su richiesta di terzi: è come offrire le nostre chiavi di casa al ladro;
  • Consultare sempre i siti della Consob e della Banca d’Italia per essere sicuri di rivolgersi ad intermediari autorizzati;
  • Consultare la sezione “Warning and publications for investors” dell’ESMA (la CONSOB europea) sul sito www.esma.europa.eu;
  • Attraverso l’ausilio dei motori di ricerca sul web consultare le recensioni riferite alle società di trading;
  • Non investire ulteriori somme di denaro per sbloccare le somme già versate;
  • Non esiste una fiducia tanto grande da poter cedere i dati bancari e l’accesso ai dispositivi home banking, a persone mai conosciute di persona.

Leggi altre notizie interessanti sul nostro quotidiano Torino Top News.

Carlo Saccomando
Carlo Saccomando
Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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