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sabato 10 Giugno 2023

Falso “Made in Italy”, sequestrati oltre 200mila capi contraffati e articoli per la cucina

Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Torino, nel corso di due distinte operazioni , ha eseguito ingenti sequestri di prodotti presso tre depositi ubicati, rispettivamente, nelle province di Prato, Varese e Bergamo.

Le Fiamme Gialle di Torino hanno sequestrato un’ingente quantitativo di capi di abbigliamento falsamente etichettati con la dicitura “seta” o “cashmere”, falsi accessori griffati e articoli per la cucina recanti la falsa indicazione “Made in Italy“, quest’ultimi per un valore stimato intorno al milione e mezzo di euro.

Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanzadel capoluogo piemontese, nel corso di due distinte operazioni finalizzate al contrasto degli illeciti in materia di contraffazione e falso “Made in Italy”, ha eseguito importanti sequestri di prodotti presso tre depositi ubicati, rispettivamente, nelle province di Prato, Varese e Bergamo.

Le indagini sono partite da un negozio di Porta Palazzo

Il primo intervento, condotto dai Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego Torino, è scaturito a seguito delle indagini condotte per un precedente sequestro, effettuato qualche settimana fa presso un negozio sito nel quartiere di Porta Palazzo. All’interno dello store sono stati trovati maglioni e sciarpe falsamente marchiati “seta” o “cashmere” i quali, all’esito delle analisi scientifiche effettuate dal Laboratorio Chimico del CNR di Biella, sono risultati composti da materiale acrilico.

made in italy

Il centro di approvigionamento è un magazzino nel Pratese gestito da un cinese

Le successive indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno consentito di risalire a tutte le fasi della filiera degli approvvigionamenti e di individuare, nel pratese, un importante punto di distribuzione, centro nevralgico del “Pronto moda”, gestito da un imprenditore, di origine cinese, operante nel settore del commercio all’ingrosso di abbigliamento, ove sono stati rinvenuti migliaia di articoli di maglieria e di abbigliamento falsamente venduti come capi di pregio, sottoposti a provvedimento cautelare reale poiché recanti mendaci indicazioni, apposte sia sulle etichettature sia sui relativi imballi, circa la loro effettiva composizione e claims inequivocabilmente riconducibili ad una loro origine italiana, nonostante fossero importati dalla Cina.

Nel corso delle operazioni sono state rinvenute, altresì, tra gli scaffali e all’interno di un container adattato a magazzino, oltre 10.000 mascherine filtranti, illecitamente “griffate” con il marchio delle note case di moda Louis Vuitton e Gucci, riportanti false certificazioni di conformità e prive del più elementare sistema filtrante. L’imprenditore è stato, così, denunciato all’Autorità giudiziaria per i reati di frode in commercio, contraffazione marchi, falsità in certificazione e ricettazione.

Articoli per la cucina prodotti in Cina e recanti la dicitura “Made in Italy”

Oltre 200.000 tra pentole in acciaio, caffettiere e coperchi in vetro recanti false indicazioni merceologiche, in relazione all’origine italiana, per un valore commerciale di circa un milione e mezzo di euro, sono stati, invece, sequestrati dai Baschi Verdi in due magazzini siti in Somma Lombardo (VA) e Pontida (BG). In questo caso, i Finanzieri sono risaliti alla catena distributiva della merce illecita a seguito di un sequestro precedentemente effettuato a Torino, presso alcuni punti vendita ove erano state rinvenute centinaia di articoli similari, pubblicizzati come di origine italiana ancorché fossero stati prodotti ed importati dalla Cina.

Successivi approfondimenti, avviati attraverso il monitoraggio dei flussi commerciali relativi alle importazioni da paesi UE ed extra-UE ed alla successiva distribuzione ed immissione in commercio sul territorio nazionale, hanno consentito di individuare l’impresa distributrice coinvolta nel sistema di frode e di richiedere alla Procura della Repubblica di Torino l’emissione di un provvedimento di sequestro la cui esecuzione ha permesso, altresì, nel corso delle operazioni, di scoprire un ulteriore deposito nella disponibilità dell’azienda indagata, risultato non dichiarato.

L’amministratore della società è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per i reati di frode in commercio e false indicazioni di origine.

Norbert Ciuccariello
Norbert Ciuccariello
Classe 1976, fondatore del quotidiano web nazionale il Valore Italiano e del quotidiano locale Torino Top News. Oltre a ricoprire l’incarico di editore e giornalista pubblicista è un imprenditore impegnato nel settore della moda e della contabilità.

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