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lunedì 11 Dicembre 2023

Fabio Basile, un oro, la tv e l’autobiografia: “L’impossibile non esiste”

Il judoka piemontese Fabio Basile è pronto a riconquistare il tetto del mondo a Tokyo 2020, dopo l'oro a Rio 2016 e la popolarità

Fabio Basile nato a Rivoli, in provincia di Torino, il 7 ottobre 1994 é fra gli otto judoka qualificati alle Olimpiadi di Tokyo 2020, L’azzurro, oro olimpico ai giochi di Rio de Janeiro 2016, nella specialità 66 kg, è pronto a partire verso il Sol Levante a caccia di una nuova medaglia, quest’anno però partecipando nella categoria 73 kg.

Basile inizia ad allenarsi nel Club 2011 di Avigliana, per poi passare nel 2013 all’Akiyama Settimo Torinese, società di cui fa ancora parte.

A 19 anni entra nel gruppo sportivo dell’Esercito Italiano, conquistandosi le prime due medaglie di bronzo: ai giochi del Mediterraneo a Mersin e ai campionati europei giovanili di Bucarest nella sezione 60 kg. La svolta per l’atleta piemontese arriva però nel 2016:

L’oro a Rio de Janeiro 2016

Il 2016 parte, infatti, subito nel migliore dei modi poiché Fabio vince una medaglia di bronzo agli europei di Kazan, ottenendo successivamente il pass per le Olimpiadi.

Nonostante i pronostici sfavorevoli arriva in finale contro il temutissimo sudcoreano An Ba-ul, l’allora campione del mondo in carica. Dopo circa solo un minuto e mezzo, Basile porta a casa la vittoria, segnando anche un importante record: è il primo azzurro ad aggiudicarsi una medaglia ai giochi di Rio, oltre che la 200° di tutto il palmares italiano alle Olimpiadi estive.

Per celebrare questo importante traguardo e congratularsi con lui di persona Basile al rientro in Italia dal Brasile il 20 dicembre 2017 viene invitato al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che gli conferisce l’onorificenza di Commendatore. In seguito al successo olimpico, Fabio Basile ottiene un’enorme popolarità, essendo anche di bella presenza non sfugge agli occhi della TV.

Dal tatami alla TV

Nel 2017 prende parte allo show condotto da Milly Carlucci e Paolo Belli: Ballando con le stelle. In coppia con la ballerina Anastasia Kuzmina si classifica al secondo posto e nel 2018 entra a far parte del cast del Grande Fratello Vip 3, uscendo dopo 43 giorni di permanenza dalla casa più spiata d’Italia.

Conta poi numerose ospitate nei vari salotti televisivi, tra queste molte ricorderanno l’intervista a Domenica In che gli fu fatta da un altro grande campione: Adriano Panatta. Proprio in quell’occasione, l’azzurro ammise che prima di Rio nessuno aveva mai posto grandi speranze in lui, ad eccezione della sua famiglia, sebbene nessuno lo abbia mai fatto desistere dal suo sogno, ossia partecipare alle Olimpiadi. Un sogno che oggi si avvera. Nel mentre Fabio ha pensato di raccontarsi in un’autobiografia che é uscita a giugno in cui svela la sua lotta, fin da piccolo, per poter arrivare al suo sogno. Diversi ostacoli, tra cui la dislessia, che non gli hanno impedito di formarsi e crescere continuando a credere in se stesso. Il libro si intitola ‘L’impossibile non esiste’.

Fabio Basile si racconta: la sua autobiografia

Lo scorso 8 giugno é uscita appunto l’ autobiografia dal titolo ‘L’impossibile non esiste‘, nella quale il judoka piemontese narra la sua infanzia, le sue fatiche e i suoi successi.

Nella prima parte descrive che fin da piccolo ha dovuto lottare: appena nato è stato messo in un’incubatrice a causa di un’improvvisa perdita di peso, mentre a quattro anni ha rischiato la vita per una brutta polmonite. La dislessia poi ha fatto in modo che venisse escluso e preso in giro dai suoi compagni di scuola.

Grazie al judo però ha trovato il modo per credere in sé stesso e diventare quello che è oggi, con l’obiettivo di vincere nuovamente e ritornare in vetta. Una bella testimonianza di come lo sport possa cambiare in positivo la vita di chi vuole realizzare un sogno fino in fondo e fa di tutto per raggiungerlo. Lo sport é vita, non é dunque una semplice frase fatta, ma la realtà.

Simona Rovero
Simona Rovero
Classe 1995, aspirante giornalista. Laureata in Scienze della Comunicazione e in Comunicazione e culture dei media, nutro da sempre una grande passione per lo sport, il cinema, il buon cibo e la scrittura.

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