Ieri il Questore di Torino ha emesso una serie di provvedimenti nei confronti di 10 soggetti trovati all’interno dell’ex Gondrand, area industriale dismessa situata nel quartiere Barriera di Milano e a due passi dal parco Sempione. Come è noto da molto tempo il capannone abbandonato è preda dell’occupazione da parte di spacciatori, tossicodipendenti e pregiudicati, ma nella maggior parte dei casi viene utilizzato come luogo sicuro nel quale commercializzare droga e permettere agli acquirenti di “utilizzare” la sostanza stupefacente in tutta tranquillità.
Situazione che ha creato non pochi problemi ai residenti della zona, costretti a vivere in un luogo poco sicuro e solo a tratti presidiato dalle forze dell’ordine. Tra le persone che maggiormente si sono attivate per ascoltare e tutelare i residenti spicca la consigliera di Circoscrizione 6 Verangela Marino, che ha apprezzato l’intervento del Questore ma pensa che sia necessario fare di più: “Ogni giorno la situazione peggiora, è arrivato il momento di mettere definitivamente la parola fine. Spero che questo ennesimo intervento da parte del Questore non sia solo un fuoco di paglia, come già accaduto nel recente passato, ma possa portare a soluzioni definitive. ”
Più presidi fissi e controlli

Soluzioni che secondo Marino potrebbero essere messe in pratica solamente assicurando i criminali alla giustizia e restituendo legalità e sicurezza ai tantissimi residenti italiani e stranieri: “Occorrono più presidi fissi ed effettuare più controlli all’interno degli stabili, mentre per tutti quei soggetti che creano problemi di ordine pubblico e sicurezza bisogna procedere con identificazioni, arresti ed espulsioni. Trovo vergognoso e imbarazzante che uno spacciatore arrestato per l’ennesima volta venga rimesso in libertà il giorno dopo come se non fosse successo nulla“.
La capogruppo di Fratelli d’Italia racconta come molte persone vivano letteralmente nel terrore: “Non sono più liberi di uscire o rientrare a casa, persino di affacciarsi da finestre e balconi perché se sono notati da spacciatori e tossicodipendenti gli vengono lanciate addosso bottiglie di vetro, pietre e altri oggetti. Sono atti di intimidazione che vengono utilizzati per seminare il panico e ribadire il dominio sulla zona“.
Risse, danneggiamenti e minacce di morte

In molti raccontano di aver assistito a risse, avvenute sia in pieno giorno che nel cuore della notte, e di aver ricevuto minacce solo per essere passati nei pressi dei “presidi” di spacciatori e clienti che pretendono di non essere osservati. E se qualcuno tenta di documentare quanto accade sotto casa e di riprendere lo spaccio a cielo aperto viene addirittura minacciato di morte.
Tra gli altri problemi denunciati dagli abitanti della zona c’è anche quello legato al gran numero di danneggiamenti nei confronti delle automobili parcheggiate nelle vicinanze. Questione per la quale è stato presentato un esposto alla Procura, tramite l’ausilio di un legale, ma che non ha provocato alcun cambiamento in positivo.
“Necessario affrontare il problema seriamente e non spostarlo in un altra zona”

“Come ho ribadito in più occasioni – aggiunge la consigliera Marino – criminalità e delinquenza non dovrebbero avere colore politico. I delinquenti sono delinquenti e basta, senza alcuna distinzione etnica, politica o di sesso. La soluzione che auspico come capogruppo di Fratelli d’Italia è che ci siano interventi seri e drastici sul territorio, non interventi sporadici perché non risolvono il problema ma finiscono per spostarlo“.
L’auspicio da parte della capogruppo di FdI è che presto i residenti nei pressi dell’ex Gondrand, così come tutti i cittadini torinesi, possano essere liberi di condurre vita serena senza rischiare la propria incolumità rientrando o uscendo da casa, accompagnando i propri figli a scuola o facendo una passeggiata al parco.