L’amore del suo papà lo ha probabilmente protetto e salvato fino all’ultimo, questo emerge dalle ultime ricostruzioni. Il piccolo Etan che ora lotta intubato al Regina Margherita di Torino se si salverà sarà grazie all’ultimo gesto d’amore del suo papà, che disperato, capendo probabilmente cosa stava capitando, ha provato a suo modo, facendo scudo col suo corpo, di attutire l’impatto del piccolo.
L’unico sopravvissuto della sua famiglia, Eitan infatti dovrà purtroppo fare i conti al suo risveglio con una triste realtà: la mamma Tal di 27 anni, il papà Brian, 30 anni, ed il fratellino Tom di 2, sono morti domenica in funivia. In quella tragica domenica sono morti anche i nonni, che erano venuti in Italia per un breve periodo. Ma al suo fianco Eitan ha un’intera comunità che intende aiutarlo e sostenerlo, tantissimi i messaggi di vicinanza che il piccolo a sua insaputa sta ricevendo in quel letto di ospedale.
Eitan fa leva sul significato del suo nome: ‘FORZA’
Casualità? Il nome di Eitan in ebraico ha un significato ben preciso significa ‘forza’ , ed é proprio in questa forza che sperano all’ospedale Regina Margherita di Torino, che ha in cura il piccolo.
Intanto dagli ultimi bollettini medici é emersa una notizia bellissima, dalal risonanza si evidenzia che : ‘Il bimbo non ha lesioni neurologiche‘ , per questo nelle prossime ore, fanno sapere gli esperti, ‘proveremo lentamente a svegliarlo’. Non sarà certo facile far capire ad Eitan cosa é accaduto in funivia e fargli capire piano piano che é rimasto solo, avrà certamente bisogno di moltissimo amore, i medici lo stanno circondando di affetto, la zia é già pronta a dargli massimo appoggio e totale devozione. E avrà bisogno di uno specialista per superare il momento delicato. Ma é vivo, e come se qualcuno avesse deciso di donargli una seconda possibilità, il papà a modo suo, col suo amore ed il suo abbraccio, gli ha ridato la vita per la seconda volta.
Eitan, tra cautela e speranza: si prega al Regina Margherita di Torino
Droy Eydar, ambasciatore di Israele in Italia, ha sottolineato ieri: “La grande speranza é che questo bambino così dolce superi questa situazione’ . Poi ringrazia sentitamente il personale dell’ospedale che si sta prendendo cura del piccolo di soli 5 anni, chiama il personale tutto ‘angeli’.
La cosa che più di tutte fa rabbia anche alla zia e che Eitan e la sua famiglia erano arrivati in Italia proprio con la speranza di crescere felici in un Paese sicuro, lontano dalla guerra e dai conflitti che da decenni dilaniano Israele e la Palestina, e invece, oggi si trova qui, solo, perché una giornata di festa e di svago gli ha portato via tutto.
Speriamo che il piccolo con la sua ‘forza’ riesca a superare tutto il dolore fisico prima e dunque a riprendersi e quello mentale e del cuore dopo. Il tuo nome ben esprime quello che dovrai fare piccolo Eitan farti ‘FORZA’ per superare tutto.