Mercoledì 23 febbraio nel tardo pomeriggio oltre cento persone e una delegazione rivolese, hanno partecipato al sit-in organizzato dall’Amministrazione comunale e del Coordinamento Pace cittadino nel Cortile della Lavanderia davanti alla Barca della Pace per manifestare la propria contrarietà al conflitto scoppiato in Ucraina. Il tutto è accaduto nella serata in cui è stata ricordata la figura del Presidente del Parlamento Europeo recentemente scomparso David Sassoli.
“Vogliamo esprimere con tutta la forza che abbiamo la contrarietà ad un conflitto incomprensibile, che colpirà prevalentemente la popolazione civile ucraina e che ha riportato in Europa l’alone minaccioso di una guerra ai bordi dei propri confini” ha spiegato l’Assessore alla Pace Matteo Cavallone.
Il Comune vicino a tutto il popolo ucraino e ai 40 ucraini residenti a Collegno
Il Sindaco Francesco Casciano ha definito la guerra in atto “una follia umana, che riporta le lancette della storia indietro. L’Europa deve esser culla di civiltà non germe di violenza e odio”. Il Comune ha manifestato la propria vicinanza alla popolazione che in questo momento si trova in Ucraina, coinvolta in prima persona nel mezzo dell’invasione, e alla comunità di 40 cittadini ucraini residenti a Collegno.

Corridoi umanitari e accoglienza per gli ucraini in fuga dalla guerra
Dopo la manifestazione il Consiglio Comunale di Collegno ha modificato il proprio ordine dei lavori e ha discusso e approvato ad unanimità una mozione presentata in forma unitaria dal Presidente del Consiglio Vanda Bernardini in cui “s’impegna a far sentire, al popolo ucraino la vicinanza delle cittadine e dei cittadini italiani, l’assoluta condanna morale e politica delle azioni di guerra; ad attivarsi immediatamente per sostenere corridoi umanitari e percorsi di accoglienza delle persone in fuga; a creare ogni possibile mobilitazione per la pace e la garanzia del diritto internazionale in concorso con le altre istituzioni locali e con la società civile che si oppone al sopruso e alla sfida portata alla democrazia e alla convivenza dei popoli”.