La scorsa domenica mattina – 18 settembre – alle prime ore del mattino la polizia, in un locale di corso Vercelli, ha arrestato un 44enne di origine somale trovato in possesso di alcuni sacchetti di cellophane trasparente contenenti una sostanza vegetale, ad effetti stupefacenti, denominata ‘Khat’ di natura anfetaminica a spiccato effetto psicotropo e euforizzante. Gli effetti psicoattivi possono essere seguiti da depressione irritabilità, anoressia e difficoltà a dormire e l’utilizzo frequente di dosi elevate può provocare reazioni psicotiche.
Attestata l’inclusione di questa sostanza nella Tabella I delle sostanze stupefacenti, di cui al D.P.R. n. 309/90, i poliziotti del Commissariato di Polizia Barriera Milano hanno esteso il controllo al veicolo utilizzato dall’uomo per raggiungere il locale che ha dato esito positivo poiché ha permesso di rinvenire altra sostanza stupefacente occultata nel vano motore dell’autovettura.

Sulla base di quanto scoperto, gli agenti hanno deciso di procedere inoltre alla perquisizione del suo appartamento a Narzole, in provincia di Cuneo, nel quale è stata rinvenuta altra sostanza stupefacente e la somma di 1.300 euro in contanti. Il pusher, ormai scoperto e con precedenti specifici per traffico di sostanze stupefacenti, ha tentato invano di giustificare il possesso della sostanza e del denaro rinvenuto affermando che si trattasse semplicemente di tè. Il soggetto non è però riuscito spiegare il motivo per cui il ‘presunto tè’ fosse stato occultato nel vano motore.
Sulla base degli elementi raccolti a suo carico, l’uomo è stato così arrestato dagli agenti perché gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e trasferito in carcere.