Un bando per promuovere (e per una volta senza una data di scadenza) la micromobilità tra i Comuni della Città metropolitana di Torino. A lanciarlo a partire da questo mese di ottobre è proprio l’ente che fa a capo alla Città di Torino e ai Comuni della sua provincia. Il bando lancia un appello a tutti gli operatori interessati a fornire alla Città Metropolitana di Torino servizi e strumenti di micromobilità come biciclette tradizionali, biciclette a pedalata assistita, scooter e monopattini elettrici. Ovvero tutti quei veicoli considerati forme di mobilità alternativa a nullo o basso impatto ambientale.
L’obiettivo è quello di mettere in contatto gli operatori dei servizi di microsharing con i diversi Comuni torinesi, fornendo un servizio che sia uniforme, in termini di qualità e degli obiettivi di sostenibilità, su tutto il territorio metropolitano.
Contrastare l’inquinamento: l’impegno della Città Metropolitana di Torino
Il bando per favorire la micromobilità è una delle tante iniziative strategiche promosse da Città metropolitana di Torino per contrastare l’inquinamento atmosferico.
L’ente già da diversi anni sta sviluppando politiche mirate a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre lo smog, decongestionando il traffico (fenomeno che purtroppo è più che presente all’interno della città di Torino) e includendo il più possibile aree e Comuni torinesi considerati più periferici.
“In quest’ottica i servizi di micromobilità sono un tassello fondamentale per ridurre l’uso dei veicoli motorizzati privati, sia per i grandi Comuni che per quelli più piccoli. Anzi in questi ultimi la presenza di microsharing potrebbe costituire anche uno strumento di sviluppo turistico. Ciò a cui miriamo è fornire garanzie di qualità omogenee su tutto il territorio” commentano i referenti del progetto della Città metropolitana di Torino.

Sviluppare il microsharing a Torino e provincia
Grazie alla partecipazione di molteplici operatori del settore al bando sarà possibile sviluppare un nutrito servizio di microsharing sia a Torino che nella sua provincia.
La Città metropolitana di Torino ha già creato una sorta di “albo degli operatori” interessati. Questa manovra, spiegano i referenti dell’iniziativa, ha consentito di incrociare meglio la domanda e l’offerta e di mantenere alto lo standard qualitativo e aderente alle necessità del territorio.
Nell’ultimo anno al progetto di microsharing hanno collaborato quattro fornitori di servizi di micromobilità che si sono resi disponibili per una quindicina di Comuni, prevalentemente di dimensioni medio-grandi: Beinasco, Candiolo, Carmagnola, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, Moncalieri, Nichelino, Pinerolo, Rivoli, Settimo, Venaria, Vinovo. Ma l’intento della Città metropolitana di Torino è di coinvolgere maggiori operatori in modo da allargare il servizio anche ai Comuni di piccole dimensioni.
Si può consultare qui il bando promosso da Città Metropolitana di Torino: all’interno dell’avviso sono specificati tutti i requisiti necessari per aderire all’iniziativa. Ricordiamo che il bando non ha nessuna scadenza.