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domenica 24 Settembre 2023

Anna Maria Bosshard e il lungo viaggio a cavallo dal Piemonte alla Sicilia

In un'intervista esclusiva, la piemontese Anna Maria Bosshard, ci ha raccontato com'è nata l'idea di questo insolito viaggio e parte di questa esperienza

Nativa di Gorzegno, piccolo comune in provincia di Cuneo, Anna Maria Bosshard coltiva da sempre un sogno, ovvero quello di attraversare l’Italia in sella ai suoi cavalli e finalmente, intorno alla fine di ottobre, questo sogno è diventato realtà.
Percorrerà all’incirca 2000 chilometri per raggiungere la Sicilia, nello specifico Butera (CL), dove ha intenzione, insieme al suo fidanzato Simone, di acquistare quattro ettari di terreno per avviare un piccolo progetto di agricoltura e addestramento di cavalli. In questi giorni si trova nel Lazio e salvo disguidi e inconvenienti, pensa di raggiungere la sua destinazione fra due mesi.

Sul suo blog e pagina Instagram, da Nord a Sud, Anna Maria condivide questa esperienza unica nel suo genere e nel corso dell’intervista ci ha raccontato che le piacerebbe moltissimo intraprendere un altro viaggio in sella ai suoi cavalli, magari percorrendo la parte adriatica della nostra Penisola che non ha ancora esplorato.

Un sogno diventato realtà

Parlaci un po’ di te. Com’è nata la tua passione per i cavalli e questo progetto

L’amore per i cavalli mi accompagna da quando ero una bambina, poiché il mio primo pony l’ho montato a cinque anni e da lì in poi non ho mai smesso di cavalcare. A 18 anni poi, ho comprato il cavallo che ancora oggi mi accompagna in questo viaggio e quindi posso dire di essere sempre stata circondata dai cavalli.

Questo progetto è nato perché io e il mio ragazzo abbiamo l’intenzione di comprare un terreno in Sicilia, con l’idea di avviare un piccolo progetto di agricoltura e addestramento di cavalli. Dal momento che però non volevo far trasportare i miei animali da una ditta, ho deciso di intraprendere questo viaggio e allo stesso tempo realizzare anche un sogno nel cassetto che mi accompagnava da sempre, ovvero quello di attraversare l’Italia in sella ai miei cavalli.

Pertanto mi sono organizzata un po’ alla veloce, poiché da un lato non ho avuto molto tempo per decidere, visto che dovevo assolutamente partire prima che arrivasse l’inverno e dall’altro lato era da un po’ di tempo che volevo intraprendere questa avventura. Sono anni che sto acquistando tutta l’attrezzatura necessaria e speciale che ci vuole come ad esempio le selle, delle grandi bisacce che siano comode e veloci da mettere, in modo tale da favorire il più possibile il viaggio“.

Quando è iniziato questo viaggio?

Fine ottobre. Sarei dovuta partire prima proprio per evitare la brutta stagione, ma stavo cercando ancora degli sponsor, poi mi servivano ancora delle cose da portare con me che avevo comprato online e che ci mettevano più tempo ad arrivare, quindi la partenza è stata posticipata“.

Anna Maria Bosshard con i suoi cavalli e  il cane Sparta in Toscana (Instagram)
Anna Maria Bosshard con i suoi cavalli e il cane Sparta in Toscana (Instagram)

Quanti chilometri percorri al giorno?

Se la giornata è bella faccio 20 km, poi dipende anche un po’ dal terreno; se è piano ne percorro anche 25, se invece mi trovo in montagna o in collina, ne faccio all’incirca 15-20, dipende molto anche dal tempo. Durante questo viaggio mi sono già fermata per maltempo poiché non valeva la pena bagnarsi completamente“.

Che tipo di percorso stai facendo: quali strade, sentieri, hai attraversato?

All’inizio del mio viaggio sono stata sempre accompagnata da delle amiche che ho conosciuto e che a loro volta mi hanno seguita a cavallo, facendomi percorrere delle strade che conoscevano. Successivamente ho preso la Via Francigena che in questi giorni mi sta portando fino a Roma e più avanti pensavo di prendere, almeno per un tratto, la Francigena del Sud.

Ora ci troviamo nel Lazio, più o meno a due giorni da Roma. Mi sono fermata in Liguria per due settimane perché non riuscivo a proseguire a causa del maltempo. In quell’occasione, tra l’altro, ho dovuto trasportare i cavalli perché non si poteva proprio proseguire diversamente. In Toscana invece mi sono fermata una, due settimane da degli amici che ho conosciuto e in quel periodo me la sono proprio presa con comodo. Quel tratto di viaggio me lo sono goduta appieno, mi è piaciuto tantissimo, poi lì la gente è stata molto accogliente con me“.

Viaggi da sola?

Ho viaggiato da sola fino a due, tre settimane fa, poi mi ha raggiunto il mio fidanzato, però lui è in macchina e mi accompagna solo per alcuni tratti; dopodiché torna indietro, riprende l’auto e ci ritroviamo al punto dove ci siamo lasciati. Mi accompagnerà ancora per due giorni e poi tornerà in Sicilia, dal momento che l’idea di questo viaggio nasce con l’intento di farlo in solitaria, anche se fa sempre piacere intraprendere una parte del percorso in compagnia, poiché dopo un po’ stare sempre da sola diventa pesante“.

L’arrivo in Sicilia quando è previsto?

Non ho ancora una data prestabilita, vista anche la situazione Covid che sta evolvendo molto rapidamente e quindi non so ancora se dovrò fermarmi a causa di qualche zona rossa, arancione. Se invece il viaggio continua a procedere nel migliore dei modi, penso che fra due mesi sarò in Sicilia“.

Durante la notte dove ti accampi? C’è qualcuno che ti ospita?

Mi hanno ospitato in tanti, sono stata anche in diversi maneggi privati, a casa di svariate persone e in quest’ultimo periodo, visto il bel tempo, ci siamo accampati sempre da qualche parte, in diversi pascoli; recintiamo i cavalli e poi noi dormiamo in tenda: a me piace tantissimo. Adesso siamo in una caverna, abbiamo fatto un fuoco e davanti a noi ci sono i cavalli che stanno mangiando“.

Sulla Via Francigena (Instagram)
Sulla Via Francigena (Instagram)

Un’esperienza unica, da ripetere

Raccontaci una tua giornata tipo

Non ho una vera e propria giornata tipo perché sono tutte diverse. Mi alzo alle 7-8 del mattino, sposto i cavalli, faccio un’abbondante colazione poiché salto il pranzo. Parto verso le 11 e faccio 4-5 ore di strada, poi inizio a cercare un punto dove accamparmi; dopodiché tolgo l’attrezzatura dai cavalli, costruisco la recinzione e mi sistemo cucinandomi la cena e andando a dormire molto presto“.

Hai avuto degli imprevisti durante il tuo viaggio, hai dovuto cambiare il percorso prestabilito in partenza?

Per adesso solo in Liguria. Come ti dicevo, nell’etica del mio viaggio non avrei mai voluto caricare i cavalli, ma la loro salute, compresa quella del mio cane, era molto più importante. Un paio di giorni fa però siamo incappati in un sentiero della Via Francigena percorribile solamente a piedi e come se non bastasse, ad un certo punto, ci siamo ritrovati il percorso sbarrato da una serie di alberi che erano caduti sulla strada.

A quel punto mi sono messa a seghettare, ma mi sono resa conto che il lavoro sarebbe stato molto lungo e avrei perso molto tempo, al che ho provato a raggirare l’ostacolo, ma accanto c’era una palude, i cavalli stavano sprofondando, allora ho capito che l’unica soluzione era continuare a seghettare gli alberi per poter passare, per fortuna c’era il mio ragazzo che mi ha dato una mano. Come se non bastasse ha iniziato a diluviare, quindi quella giornata è stata particolarmente intensa e faticosa“.

Hai mai pensato di abbandonare questo progetto a causa di questi imprevisti, difficoltà?

No, mai! Perché le giornate belle, con il sole, sono fantastiche: cavalcare circondata dalla natura è meraviglioso, non potrei immaginarmi qualcosa di più bello e appagante. Se tutte le giornate fossero così non mi fermerei mai più. Tant’è vero che in Toscana mi hanno offerto un lavoro per la prossima stagione e se questo progetto dovesse andare in porto, mi piacerebbe tornarci sempre in sella ai miei cavalli“.

Anna Maria Bosshard nella Valle del Sorbo (Facebook)
Anna Maria Bosshard nella Valle del Sorbo (Facebook)

Raccontaci qualche particolare aneddoto

Non saprei dirti, ma ho provato delle grandi emozioni per i miei cavalli, soprattutto nei confronti di quello più vecchio che mi accompagna da anni. Quando l’ho preso era un cavallo con delle problematiche, era traumatizzato dalle macchine e ora mi sta accompagnando in questo splendido viaggio senza alcun tipo di problema e questa cosa mi riempie il cuore. Un altro aspetto molto toccante è proprio l’ospitalità delle persone e la loro felicità nel farlo. Ad esempio oggi un signore ci ha dato il permesso di stare dove ci siamo accampati, portandoci anche l’avena e l’acqua per i cavalli“.

Dove hai passato queste vacanze di Natale?

Mi trovavo in un maneggio, vicino Montalcino. Ci siamo fermati a lungo, mi ha raggiunto anche il mio ragazzo e abbiamo passato diversi giorni a casa di queste persone che ci hanno ospitato. Tra l’altro ho festeggiato anche il mio compleanno, essendo nata il 27 dicembre, ed è stato tutto molto bello ed emozionante“.

Quanto ti mancherà il tuo paese e la Svizzera?

La Svizzera non molto, a parte le montagne, poiché nonostante ci abbia trascorso parecchi anni, era un posto in cui non volevo continuare a viverci. Gorzegno invece resterà sempre una casa, dato che ogni volta che ci torno e vedo l’Alta Langa, le colline e i noccioleti, l’emozione è tanta.

C’è un sentimento molto forte che mi lega al mio paese, anche se per quello che voglio fare io non è adatto, dal momento che serve proprio un terreno in piano e visto che a prescindere avrei dovuto cercare un altro posto, ho deciso di trasferirmi in un luogo più caldo e grazie al mio fidanzato abbiamo scelto la Sicilia“.

Simona Rovero
Simona Rovero
Classe 1995, aspirante giornalista. Laureata in Scienze della Comunicazione e in Comunicazione e culture dei media, nutro da sempre una grande passione per lo sport, il cinema, il buon cibo e la scrittura.

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