La Città Metropolitana di Torino con VIS, il Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, Hydroaid, Fondazione Museke e Politecnico di Torino ha aderito al progetto SMART di Amref Health Africa.
Grazie ad un finanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, nel corso di oltre tre anni di lavoro il progetto SMART ha sviluppato un programma volto a promuovere la salute pubblica attraverso l’accesso all’acqua pulita e all’adozione di corrette pratiche igienico-sanitarie e di prevenzione delle malattie.
Il progetto S.M.A.R.T, ovvero Sanitation marketing, Agriculture, Rural Development and Transformation” era stato avviato il 1 giugno 2018 con un finanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e si è concluso a fine ottobre 2021.
Grazie alla diffusione di nuove competenze nel marketing delle strutture sanitarie e nella produzione in campo agricolo ed animale, sono state avviate nel continente africano attività generatrici di reddito e start up imprenditoriali.
Un’azione di cooperazione internazionale integrata e multisettoriale che ha riguardato duecento villaggi, in stretta collaborazione con le autorità locali competenti per la salute, l’igiene, l’approvvigionamento idrico, l’educazione e la formazione professionale.
“La Città metropolitana di Torino crede molto nella cooperazione internazionale e questi progetti concreti ci rafforzano nella convinzione che i nostri Enti con piccoli sforzi possono costruire segnali importanti di sviluppo” ha commentato il vicesindaco metropolitano Roberto Montà.

I risultati del progetto SMART in Etiopia
Il progetto Smart, a cui anche la Città metropolitana di Torino ha collaborato, ha portato notevoli risultati e un netto miglioramento dell’accesso all’acqua nell’area di intervento, in Etiopia.
Oltre a registrare un aumento notevole dell’utilizzo delle strutture igienico sanitarie in questa specifica area del continente africano c’è stato da parte della popolazione anche un miglioramento delle competenze di base sulle corrette pratiche igieniche e una più corretta conservazione e manipolazione del cibo.
Sono state inoltre avviate trenta microimprese dedicate alla produzione e vendita dei componenti delle strutture igieniche e oltre 260 donne e uomini sono stati formati sulla produzione agricola ed animale e supportati nella creazione di attività generatrici di reddito.
Infine, le autorità locali hanno beneficiato di una formazione tecnica mirata e volta a migliorare le capacità nella corretta pianificazione e gestione delle risorse idriche con oltre 2000 ragazzi e ragazze delle scuole del territorio coinvolti in attività di sensibilizzazione sulla salute e sull’intercultura e la convivenza pacifica.
Un’azione di cittadinanza globale che ha permesso ad oltre 20mila etiopi veder la loro vita e quella dei loro figli migliorata.
“Crediamo che l’educazione e la formazione siano alla base di uno sviluppo realmente sostenibile e inclusivo. E grazie a questo progetto è stato possibile intervenire in un’area del Paese particolarmente fragile, al confine con il Sud Sudan ad alta densità di rifugiati, creando un centro di formazione con attività rivolte prevalentemente a donne e aumentando la resilienza delle comunità ospitanti” ha affermato Renato Mele, Programme Officer del VIS per il progetto S.M.A.R.T.