Grazie ad un’azione specifica, denominata “azione C6”, il progetto LIFE WolfAlps EU si è concentrato in Alta Val di Susa (TO) dove il tasso di mortalità per incidente, dei lupi e delle sue specie preda, è molto alto. L’azione condotta da Città Metropolitana di Torino, in stretta collaborazione con le APAC, ha lo scopo di migliorare la connettività ecologica e quindi di diminuire gli incidenti con la fauna selvatica.
Nello specifico l’Alta Valsusa è una zona in cui la mortalità dei lupi è così elevata che può essere considerata una sorta di “trappola ecologica“, dovuta proprio alla problematica delle strade non protette, in quanto sia i lupi sia le potenziali prede finiscono sovente investite dalle automobili.
Da uno studio sull’analisi dei 53 casi di lupi deceduti per incidente in Alta Valle di Susa fra il 2001 e il 2020 e è emerso che 29 sono stati rinvenuti lungo la ferrovia Torino-Modane, 18 lungo le strade statali SS24 e SS335, 3 lungo l’autostrada del Frejus e infine 1 lungo una strada secondaria. Nel 2021 non sono stati invece registrati incidenti nell’area di studio.
I sopralluoghi e il monitoraggio per affrontare al meglio la problematica
Prima di individuare le azioni da intraprendere per la riduzione della mortalità dei lupi nell’area è stato creato un tavolo di lavoro dove gli Enti gestori delle infrastrutture potessero dare il loro contributo. Quindi, grazie ad una preziosa collaborazione di ANAS, SITAF ed RFI, è stato condotto uno studio per individuare i punti più critici.
Dalla primavera 2021 ad oggi sono stati effettuati molti sopralluoghi per inquadrare meglio la problematica e indirizzare l’azione concreta verso soluzioni a lungo termine. Parallelamente, dando seguito all’azione D3, di monitoraggio dell’azione C6, sono state disposte alcune fototrappole presso i punti in cui si interverrà̀ al fine di comprendere, anche a posteriori, se e quanto gli interventi in progetto saranno effettivamente migliorativi.

Gli interventi effettuati a Chiomonte, Exilles, Oulx e Savolulx
Nei comuni di Chiomonte ed Exilles, sulla tratta della linea ferroviaria Torino-Modane, sono stati valorizzati e ripristinati sottopassi già presenti per permettere alla fauna un attraversamento in sicurezza della zona; inoltre, per impedire alla fauna di accedere alla zona dei binari, sono state posizionate reti per indirizzare gli animali ad utilizzare solo i sottopassi.
L’autostrada e la ferrovia costituiscono il problema principale, invece, tra Oulx e Savoulx, dove corrono parallele Per far fronte a questa “barriera ecologica” si è orientata l’attenzione su due sottopassi presenti sotto la ferrovia e sotto l’A32, uno dei quali purtroppo impossibile da ripristinare per questioni idrogeologiche. L’altro, situato sotto l’autostrada, è stato ripulito dai sedimenti depositati dalla Doria Riparia ed è stata tagliata la vegetazione per renderlo più visibile alla fauna selvatica. In corrispondenza di uno svincolo autostradale è stata verificata la recinzione ai lati dell’autostrada e sono stati individuati due tratti da recintare per impedire agli animali di accedere alla carreggiata.
Lungo le statali 24 e 335, nei tratti maggiormente critici, verranno posizionati una cartellonistica di avviso del possibile attraversamento da parte della fauna selvatica con luci di rinforzo ecatarifrangenti blu. Inoltre è prevista l’apertura del guardrail in un punto per facilitare l’attraversamento della strada
Infine, verrà portata avanti una campagna di sensibilizzazione ed è altresì in corso l’implementazione di un’APP per smartphone che allerta l’automobilista allorquando percorre un tratto di strada particolarmente critico.

Il progetto LIFE WolfAlps EU
LIFE WolfAlps EU è un progetto europeo finanziato nell’ambito del programma LIFE Natura e Biodiversità che mette in campo un partenariato internazionale di venti diversi enti e il supporto di sei co-finanziatori, tra i quali la Fondazione Capellino, primo finanziatore dopo l’Unione Europa con un budget di 600.000 euro.
La principale finalità del progetto è quella di ridurre i conflitti, ovvero di migliorare la coesistenza tra lupi ed esseri umani. Nonostante i risultati del monitoraggio nazionale del lupo siano stati incoraggianti e documentino una crescita dei branchi individuati nell’arco alpino durante gli ultimi tre anni, i lupi rimangono costantemente minacciati dalla frammentazione dei loro habitat naturali, in particolare a causa di autostrade e reti ferroviarie. La mortalità causata dagli investimenti resta infatti molto alta.