Nonostante non ci siano pericoli per la salute umana, tutta Italia non sta più acquistando carne suina dal Piemonte. Non solo dalla zona dove c’è l’infezione, ovvero l’Alessandrino per quanto riguarda il territorio piemontese, ma da tutta la Regione.
A comunicarlo è stato il referente regionale Ivan Radice durante l’ultima riunione della quarta Commissione.
“San Daniele e Parma hanno chiuso le porte, le cosce non vanno più in quella direzione, benché la carne non sia infetta. Il problema è economico, siamo in contatto con le associazioni di categoria e stiamo per convocare i tavoli volti a risolvere la situazione” ha commentato Radice.
La Giunta regionale sta lavorando con il Ministero per risolvere la questione ed un’altra problematica nata a causa della questione riguarda un possibile abbattimento dei maialini vietnamiti e tailandesi che vengono detenuti come animali d’affezione.
“Non esiste infatti una legislazione precisa che li differenzia dai suini e dai cinghiali utilizzati per il consumo umano. Risulta quindi necessario colmare al più presto questo vuoto sanitario” ha specificato Radice.
La consigliera Sarah Disabato di M5s è intervenuta sulla questione proponendo al Consiglio regionale di farsi parte diligente per una Proposta di legge al Parlamento in materia.