Una lite tra una cliente ed il personale dello studio dentistico che ha eseguito la prestazione ha fatto scoprire un abuso di esercizio della professione medica a Torino.
Ad essere incriminato uno studio dentistico della zona Crocetta e a scoprire i sedicenti dentisti il Commissariato di Polizia di San Secondo.
La polizia è stata chiamata dalla cliente presso lo studio a seguito dell’aspra lite avvenuta con il personale dentistico. La donna si era rivolta allo studio su consiglio di alcuni amici circa 18 mesi fa per un importante lavoro di implantologia. Con il tempo la donna ha iniziato ad avere sempre più perplessità sulla bontà del lavoro svolto dall’odontoiatra a cui si era rivolta. Il dentista, in particolare, un cinquantottenne italiano, si era premurato in tempi rapidissimi di eseguire il lavoro fornendo alla cliente un preventivo superiore ai 6 mila euro.
Il sedicente “dentista” si era avvalso della presenza di un non bene identificato “chirurgo” e del titolare dello studio, un medico di 75 anni regolarmente iscritto all’Ordine della Provincia di Torino.
Dopo alcune settimane a seguito dei lavori eseguiti la donna ha iniziato a presentare dei seri problemi all’impianto, lamentando dolori e sanguinamenti. Il dentista l’aveva rabbonita dicendole che era solo una sua suggestione. Successivamente, però la protesi dentale si era staccata. E allora la donna non ha potuto che evidenziare la gravità della situazione sottolineando l’infima qualità del lavoro svolto dallo studio.
Il “medico” aveva accettato di visitarla ma per l’ennesima volta era apparsa evidente la totale mancanza di competenza e la donna ha dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. Alla richiesta però di farsi consegnare la documentazione medica attestante il lavoro svolto la risposta è stata evasiva. Anzi i medici hanno proposto alla donna un ulteriore lavoro, previa sottoscrizione di una liberatoria che sollevasse i due medici da qualsiasi responsabilità.
Ovviamente la signora si è rifiutava di sottoscrivere il documento ed è stata subito avvertita la Polizia.
Gli accertamenti svolti dai poliziotti del Commissariato San Secondo hanno fatto emergere un quadro tutt’altro che limpido del medico che asseriva di essere un dentista: il cinquantottenne ha numerosi precedenti di polizia e ha esercitato la professione di odontoiatra senza averne titolo, non essendo iscritto all’Ordine dei Medici.
Ma non solo. Sia lui che il dentista più anziano risultano avere un precedente analogo: nel 2020 sono stati denunciati per questo medesimo reato.
Ora gli investigatori hanno sottoposto a sequestro preventivo lo studio dentistico dove sono avvenuti i fatti. I medici sono stati nuovamente denunciati per esercizio abusivo di professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato e sono indagati anche i complici.